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Casaleggio a Nuzzi: “Scoppierà la rivolta sociale”

“Il Paese avrà nei prossimi mesi, non so quanti, uno shock economico. Uno shock che potrebbe portare a una ridefinizione della rappresentanza politica oppure a uno spostamento della politica da problemi politici a problemi di carattere sociale: disordini, rivolte. Quindi qualcosa che non può essere dominato dalla politica”. Sono le parole del guru del Movimento 5 stelle, Gianroberto Casaleggio, in un’intervista a Gianluigi Nuzzi della rassegna letteraria “Ponza d’autore” postata sul blog di Grillo.

Casaleggio ha detto che il rischio non è quello di una guerra civile ma delle situazioni difficilmente controllabili dal punto di vista dell’ordine pubblico. “Il Paese ha bisogno di una svolta e questa svolta tarda a venire mentre l’economia continua a peggiorare sensibilmente”, ha detto.

L’incontro con Napolitano

Sull’incontro con il presidente Giorgio Napolitano al Quirinale Casaleggio ha detto che è stato molto cordiale ed è durato più di un’ora e mezza. “Ho trovato una persona molto disponibile ad ascoltarci, che ha condiviso molti dei punti che noi gli abbiamo sottoposto, che sono poi problemi del Paese da risolvere in tempi molto brevi e che noi portiamo in Parlamento ogni giorno e sottolineiamo sui blog”, ha detto. Secondo lui, Napolitano ha consapevolezza della situazione che attraversa l’Italia.

Ma sulla convenienza della scelta del presidente della Repubblica è stato chiaro: non solo per l’età ma anche per il fatto che “è necessario un ricambio. Noi abbiamo come regola il fatto che non ci siano più di due mandati”.

La falsità dei sondaggi

Alla domanda se c’è qualche politico al quale guardi con attenzione, Casaleggio ha risposto: ”Non me ne viene in mente uno”.

Il fondatore del Movimento 5 Stelle ha detto di non credere ai sondaggi che registrano un crollo della popolarità del partito.  ”Ho visto sulla mia pelle che i sondaggi hanno dato valutazioni che poi non si sono dimostrate vere. A partire dalle elezioni politiche. Noi avevamo tutt’altra previsione che poi è stata quella che si è manifestata, attraverso una valutazione di quello che la rete dà come indicazione generale del trend dell’informazione politica legata alle elezioni”, ha detto.



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