“Ho un’età avanzata, 70 anni di carriera sono tantissimi, ho fatto un centinaio di personaggi e essere qui mi rende felice”. Così Giovanna Ralli, 86 anni, ha ringraziato per l’omaggio del Festival del Cinema Europeo di Lecce, che l’ha celebrata come Protagonista del Cinema Italiano, premiandola con l’Ulivo d’Oro alla Carriera.
La manifestazione culturale, diretta da Alberto La Monica, ha raggiunto la XXII edizione. Durante l’evento c’è stata un incontro con l’attrice, icona del cinema italiano.
Nata a Roma nel 1935, Ralli ha cominciato a lavorare nel cinema da piccola, quando a solo sei anni cominciò a recitare. I suoi primi passi nel mondo dello spettacolo cominciarono a “Testaccio, un quartiere popolare di Roma; poi, quando vivevamo a via Tirso, abitava sopra di me Massimo Girotti: avevo 10 anni, e quando lo vedevo arrivare, dalla finestra, mettevo i tacchi di mamma e aspettavo l’ascensore per incontrarlo. A distanza di anni ci siamo incontrati, se lo ricordava”.
“Io non recito – si legge su Cinecittà News -. Non mi piace recitare, mi piace interpretare il personaggio: la magia del cinema è che io feci delle comparse […] per cui ero una bambina al giardinetto, e chi avrebbe detto che dopo 10 anni sarei stata protagonista?”.
Ralli non ha studiato perché cominciò a lavorare a 16 anni, ma i grandi registi l’hanno fatto crescere, facendole leggere molti libri importanti: “Non ho mai vissuto una vita con i miei coetanei, ma con persone di almeno 30 anni più di me: gli amici che ho avuto non ci sono più, e questo mi manca molto”.
Foto: Umberto Pizzi – riproduzione riservata