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Bielorussia, l’effetto delle nuove sanzioni contro Lukashenko

La tensione sarebbe già rallentata dopo l’annuncio delle nuove misure e diverse telefonate tra i leader. È allo studio una proposta per sanzionare le linee aeree che contribuiscono al traffico illegale di persone. Le misure degli Stati Uniti contro il regime bielorusso e il sostegno di Mosca

 

Nuove sanzioni contro il regime di Alexandr Lukashenko. Il Consiglio degli Affari esteri dell’Unione europea ha approvato l’estensione delle sanzioni contro la Bielorussia, in considerazione della crisi al confine con la Polonia, che è uno Stato membro.

In un comunicato stampa diffuso dal Consiglio, Josep Borrell, Alto Rappresentante per gli Affari esteri e la politica di sicurezza dell’Ue, ha spiegato che “la decisione di oggi riflette la determinazione dell’Unione europea di opporsi alla strumentalizzazione di essere umani per scopi politici operata dal regime”. “Allo stesso tempo – ha proseguito – continuiamo a sottolineare l’inaccettabile repressione in corso da parte del regime contro la sua stessa popolazione e ne risponderemo di conseguenza”.

Con l’approvazione delle nuove sanzioni, l’Europa spiana il terreno per limitare individui ed entità che collaborano alle attività del regime di Lukashenko, facilitando l’attraversamento illegale delle frontiere esterne dell’Ue, anche con l’uso di linee aeree commerciali, servizi taxi e alberghi (qui l’articolo di Formiche.net).

Infatti, Eric Mamer, portavoce della Commissione europea, ha dichiarato che “quando si tratta di compagnie aeree la Commissione sta raccogliendo evidenze per determinare quali compagnie aeree, oltre a Belavia, possono essere sanzionate. La Commissione sta anche lavorando a una proposta legislativa per permettere all’Ue di sanzionare le compagnie aree coinvolte nel traffico degli esseri umani”.

E gli Stati Uniti non restano indietro. Ned Price, portavoce del Dipartimento di Stato americano, ha dichiarato: “Anche noi stiamo preparando sanzioni in stretto coordinamento con l’Ue e altri partner che continuano a ritenere responsabile il regime di Lukashenko”. L’accusa americana contro il regime bielorusso è di “atti inumani” nei confronti dei migranti ammassati ai confini con la Polonia.

Comincia così la marcia indietro della Bielorussia? In una conversazione telefonica, Lukashenko ha proposto al cancelliere tedesco, Angela Merkel, una serie di opzioni per risolvere la crisi migratoria al confine, le quali saranno discusse a Bruxelles e dai Paesi direttamente colpiti. Secondo l’agenzia russa Ria Novosti “le parti hanno convenuto di non comunicare ancora dettagli specifici, mentre è programmata un’altra telefonata”.

Hanno parlato al telefono anche il presidente russo, Vladimir Putin, e il presidente francese, Emmanuel Macron. Durante la conversazione, Macron ha “espresso la sua profonda preoccupazione per la strumentalizzazione disumana dei flussi migratori orchestrata dalla Bielorussia al confine polacco. Ha invitato la controparte russa a usare la sua influenza con la Bielorussia e a fare tutto il possibile per porre fine a questa grave crisi umanitaria”, si legge in una nota dell’Eliseo.

Putin e Macron hanno “concordato di lavorare insieme per ridurre la crisi migratoria, prevenire l’intensificarsi delle tensioni sulle questioni energetiche e consentire all’Alto commissario delle Nazioni unite per i rifugiati di essere coinvolto nella fornitura di assistenza umanitaria”.

L’impegno dell’Europa per mitigare la crisi migratoria è anche economico. L’Ue ha deciso di stanziare 1,1 miliardi di euro per il Fondo Asilo, migrazione e integrazione e 809,3 milioni di euro per il Fondo per la gestione integrata delle frontiere. L’obiettivo è intensificare la cooperazione sulla gestione delle frontiere esterne, compresi 25 milioni di euro destinati alla protezione del confine con la Bielorussia. In più, sono previsti altri 227,1 milioni di euro per il Fondo sicurezza interna e 945,7 milioni di euro per il Fondo europeo per la Difesa.

Un alto funzionario dell’Ue ha affermato all’agenzia Bloomberg che le sanzioni hanno già qualche effetto, giacché il movimento dei migranti verso il confine polacco con la Bielorussia sta rallentando. L’Ue ha “ora l’autorità di punire entità come le compagnie aeree e le agenzie di viaggio che sono coinvolte nel tentativo di facilitare l’attraversamento illegale dei migranti – si legge su Bloomberg – […] Borrell ha dichiarato lunedì scorso che gli obiettivi specifici delle nuove sanzioni saranno definiti nei prossimi giorni”.



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