In occasione della Giornata nazionale dello Spazio, il Ctna organizza un gioco interscolastico a quiz, con l’obiettivo di offrire suggestioni al talento e alle intelligenze alle quali affidare il futuro dell’esplorazione spaziale, quella che porterà l’umanità su altri pianeti e che, da oltre l’atmosfera, le farà conoscere e rispettare meglio la Terra. Ecco le Olimpiadi dello Spazio
Giocatori spaziali allacciate le cinture. In occasione della Giornata nazionale dello Spazio indetta dalla presidenza del Consiglio (qui tutti i dettagli) il prossimo 16 dicembre, il Cluster tecnologico nazionale aerospazio (Ctna) organizza la prima edizione delle Olimpiadi dello Spazio. È il frutto della collaborazione con Leonardo e l’Università La Sapienza di Roma, e vanta il patrocinio di Asi, Inaf, Thales Alenia Space, Telespazio e dei distretti aerospaziali della Campania, del Piemonte e Lazio Innova. L’iniziativa è rivolta agli studenti delle scuole medie e superiori.
Studenti e docenti sono chiamati a partecipare a un salto nel futuro, chiamati a diventare protagonisti di un grande gioco di conoscenza che permetterà di vivere un’avventura “spaziale”. Al centro c’è l’esplorazione dei Pianeti, che gli studenti effettueranno attraverso una competizione tematica in tre prove: due test e un problema, articolati per livelli di difficoltà. Per prepararsi al meglio, a tutti è fornita una piattaforma dedicata, sulla quale sono rese disponibili tutte le risorse didattiche utili alle Olimpiadi. Al termine della giornata saranno annunciati i vincitori, decretati sulla base delle risposte corrette e del tempo impiegato nello svolgimento delle prove assegnate.
Come alle Olimpiadi vere e proprie, saranno assegnate le medagli d’oro, d’argento e di bronzo alle prime tre classi di ogni target-group. Ai docenti delle classi vincitrici sarà inoltre inviato un libro sullo Spazio. Per tutti sarà comunque possibile scaricare l’attestato di partecipazione, che sarà “di merito” per le classi che si saranno posizionate dal quarto al decimo posto. Le iscrizioni sono aperte fino al 15 dicembre. Per tutte le informazioni e per le registrazioni c’è un sito dedicato.
D’altra parte, l’obiettivo della Giornata nazionale delle Spazio è proprio di valorizzare e diffondere la conoscenza del settore. Istituita con direttiva del presidente del Consiglio dei ministri il 14 ottobre 2021 su proposta proprio del ministro Vittorio Colao, ambisce a sensibilizzare e informare i cittadini italiani sui contributi che la scienza e la tecnologia applicate allo Spazio portano al miglioramento della condizione umana e i ritorni pratici delle attività spaziali. La data del 16 dicembre è stata scelta a ricordo del lancio del primo satellite italiano, il San Marco 1, avvenuto la sera del 15 dicembre del 1964 dalla celebre base Nasa di Wallops Island, negli Usa. Il lancio del satellite permise all’Italia di entrare, terzo al mondo dopo Stati Uniti e Unione sovietica, nel ristretto novero di Paesi in grado di superare l’atmosfera terrestre.
Tra gli obiettivi dell’istituzione della Giornata nazionale c’è anche quello di far comprendere ai cittadini italiani i benefici che dalle attività spaziali arrivano nella vita di tutti i giorni, anche in termini di crescita, benessere, immagine e ruolo sul piano globale del nostro Paese. Per questo motivo sono state chiamate ad attivarsi tutte le realtà nazionali, nell’ambito delle diverse competenze, nell’organizzazione di iniziative di comunicazione e sensibilizzazione sul settore spaziale. Saranno, per questo, coinvolti partecipando con proprie iniziative enti di ricerca, università, musei e aziende di tutta la penisola, che apriranno le porte al pubblico con diverse attività nel corso della giornata.
Per quanto riguarda il Ctna, le Olimpiadi dello Spazio si affiancano a Space Dream, il concorso che il Cluster ha lanciato in occasione della missione Artemis con l’obiettivo di stimolare l’interesse dei giovani verso le tematiche spaziali con un focus dedicato alle ragazze, per appassionarle alle materie scientifiche e dare un contributo significativo alla parità di genere. Nella sua prima edizione, l’iniziativa ha coinvolto oltre 17mila studenti, con circa un migliaio di visualizzazioni delle video-interviste a scienziate e ricercatrici e circa 50mila letture delle pagine dedicate.