Skip to main content

Vi ricordate di Berlusconi?

Sono lontani i tempi in cui il Cavaliere troneggiava in prima pagina su tutte le pagine dei giornali. Dopo la richiesta di cinque anni di carcere avanzata ieri dal pm di Milano Fabio De Pasquale al processo Mills, questa mattina solo il Giornale ospita a nove colonne il suo grido di dolore, “Berlusconi: soffro ma spero”.
“Sulla vicenda Mills si sta consumando l´atto finale della ventennale aggressione giudiziaria a Berlusconi”, scrive il direttore Alessandro Sallusti, a commento di una accorata lettera dell´ex presidente del Consiglio che inizia così:
 
“Ho la coscienza di aver servito in questi anni con tutte le mie forze il mio Paese, e ne sono ripagato con un accanimento da parte di alcuni magistrati di Milano che non ha eguali nella storia. Si vuole distruggere fino in fondo la mia immagine di uomo, di imprenditore e di politico. Solo io posso sapere quanto male ho subito e continuo a subire per avere scelto la strada dell’impegno politico”.
 
Anche l´elefantino di Giuliano Ferrara sul Foglio dedica oggi un articolo al cambio di atteggiamento dei media nei confronti del Cavaliere dal titolo “Cav. senza buco”: “Dopo la sua benevola uscita di scena che ha battezzato la grande epoca dell´austerity, la persecuzione in giudizio per sporcaccioneria del Cav. e delle Olgettine perde anche il velo che la separava da una fosca, ipocrita persecuzione puritana. All´italiana”. 
 
Il processo Mills
Cinque anni di carcere per Silvio Berlusconi sono stati chiesti ieri al processo Mills dal pm di Milano Fabio De Pasquale. Berlusconi è accusato di corruzione in atti giudiziari per aver versato 600 mila dollari all´avvocato inglese David Mills in cambio di dichiarazioni reticenti nei processi per la Guardia di finanza e Alla Iberian.

La richiesta del pm di condannare Berlusconi a 5 anni è arrivata al termine della sua requisitoria, iniziata sabato scorso e ripresa questa mattina. De Pasquale ha ribadito che «c´è certezza, al di là di ogni ragionevole dubbio, della colpevolezza dell´imputato».
Il reato di corruzione in atti giudiziari contestato Berlusconi non è ancora prescritto, ha sostenuto De Pasquale per il quale la data da cui far scattare le lancette della prescrizione, a suo giudizio, è il febbraio del 2000 e non l´11 novembre 1999, come hanno indicato i giudici della Corte di Cassazione nella loro sentenza per il processo gemello a carico del legale inglese. Per il magistrato i termini di prescrizione in questo procedimento scadono a maggio.


×

Iscriviti alla newsletter