La variante Omicron alimenta altre incertezze. Ma non è il momento di rassegnarsi, sopraffatti da una paralizzante malinconia. Anzi, è tempo di ritrovarsi uniti con la forza e l’energia vitale di una mente aperta e il sentire profondo del cuore. Il commento di Elvira Frojo
Un Natale ancora diverso, quest’anno. Vaccino, misure di contenimento e super green pass arginano ma non fermano il virus, nella “quarta ondata” della pandemia. Prosegue, dunque, l’itinerario di un viaggio che si sperava al termine, mentre continua verso luoghi incerti e sconosciuti.
L’emergenza sanitaria è sempre più un grande contenitore di disagi e di solitudini ma anche di polemiche e di rabbia, tra violenze, proteste no vax e accesi dibattiti mediatici, anche da parte di intellettuali, che fanno riflettere.
E, così, viviamo l’attesa del secondo Natale dell’era post Covid che ha rischiato persino di vedere cancellato il suo nome, nell’idea di un’inclusività ad ampio raggio condivisa dalla Commissione europea.
In Italia sono tornati i mercatini, gli alberi nelle piazze e le luminarie, è ripreso lo shopping e l’allegria dei locali. Per le “prime” di teatro e musica, tutto esaurito, nell’emozionante desiderio di ritrovarsi, Autorità e grande pubblico.
Economia in crescita. L’Italia promossa dall’Ocse con una revisione al rialzo della crescita del +6,3% del Pil nel 2021, incremento maggiore nell’Eurozona e più alto anche rispetto agli Stati Uniti (+5,6%). Nelle stime, la Cina è in testa con +8,1%.
Ma, dopo la ripresa degli ultimi mesi, frenano le prenotazioni del turismo dall’estero e si riducono gli acquisti, secondo un sondaggio realizzato per Confcommercio. Per i doni natalizi, gli italiani spenderanno 160 euro pro capite rispetto ai 164 dello scorso anno, -8% rispetto al 2019 e oltre il 36% in meno rispetto al 2009.
Buone notizie, invece, per l’editoria italiana, con una crescita compresa tra l’11% e il 16%, e maggiore incremento per le librerie fisiche rispetto a quelle online.
È boom per il “riuso”, per l’abbigliamento come per l’arredamento vintage. La società di ricerche Global Data stima che il mercato dell’abbigliamento di seconda mano stia crescendo 11 volte più della vendita al dettaglio tradizionale. Entro il 2030, un mercato di 84 miliardi di dollari, più del doppio rispetto al fast fashion che non esclude anche alcuni giganti della vendita come Gucci o Levi’s.
Tendenza di costume o nuova sensibilità per un mondo che deve ridurre gli sprechi e lottare contro i cambiamenti climatici?
Obiettivo cruciale sarà, per l’Italia, l’attuazione delle riforme strutturali previste dal Pnrr, per digitalizzazione, giustizia, servizi, pubblica amministrazione e riforma fiscale. “Una scintilla, un acceleratore per idee nuove, anche per un cambio culturale”, il Piano, come definito dal ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani, intervenuto alla convention “Il mondo nuovo” organizzata dalla Fondazione Guido Carli.
La pandemia ha svelato logiche sociali, politiche, economiche di un mondo globale interconnesso. E si guarda a soluzioni urgenti da realizzare nel nostro Paese, nell’Europa unita e nel mondo, per la salute dell’umanità e del Pianeta, per la vita sociale e individuale.
Il presidente del Consiglio Mario Draghi, in videoconferenza al “Summit for Democracy” (9-10 dicembre), ha ricordato non solo il programma da 750 miliardi di euro Next Generation EU e le riforme già avviate, ma anche l’impegno di “difendere i valori universali”, “tutelare i diritti umani”, “favorire ulteriormente l’uguaglianza di genere e l’inclusione sociale”. Per un’umanesimo che metta in rilievo l’importanza e la dignità dell’uomo, rivendicandone i diritti, le esigenze e i valori.
Mentre Emmanuel Macron ha affermato che la presidenza francese dell’Unione europea sarà “un momento storico” per un’Europa che vuole definire una “sovranità strategica” ma nella consapevolezza che è anche tempo di “ripensare la vocazione umanistica dell’Europa” e di costruire una dimensione “più semplice ed umana”.
La Regina Elisabetta d’Inghilterra ha scelto addobbi natalizi all’insegna della sobrietà nella dimora di campagna di Sandringham, primo Natale senza il principe Filippo.
Il tempo della responsabilità non è finito, dunque, con la variante Omicron che alimenta altre incertezze. Ma non è neppure il momento di rassegnarsi, sopraffatti da una paralizzante malinconia. Anzi, è tempo di ritrovarsi uniti con la forza e l’energia vitale di una mente aperta e il sentire profondo del cuore.
Situazione complessa in un mondo complesso. E, forse, la strada giusta parte proprio dalla semplicità e dall’umiltà. Dalle piccole cose del cuore.
Ce lo ricorda Papa Bergoglio, con un richiamo al messaggio cristiano e al senso profondo del Natale.
“La festa della Nascita di Cristo non è una stonatura rispetto alla prova che stiamo vivendo, perché è per eccellenza la festa della compassione, la festa della tenerezza. La sua bellezza è umile e piena di calore umano”, ha spiegato il Pontefice ai giovani del “Christmas contest”, aggiungendo: “La bellezza del Natale traspare nella condivisione di piccoli gesti di amore concreto. Non è alienante, non è superficiale, non è evasiva; al contrario, allarga il cuore, lo apre alla gratuità, al dono di sé, e può generare anche dinamiche culturali, sociali ed educative”.
Nel mistero della Natività, Dio si fa uomo perché l’uomo possa ricongiungersi a Dio. Un incontro preceduto sulla terra da quell’unione degli uomini rappresentata dai personaggi del presepe.
La leggerezza e l’ironia sono l’arte del vivere, insegna Napoli. Ce lo dice ancora il presepe. Si sono riaperte le botteghe di San Gregorio Armeno, la celebre strada chiusa lo scorso anno, gioiosa, per turisti e artigiani, guarda all’attualità ma anche alla tradizione. Tra i personaggi, tutti dotati di green pass, i nuovi pastori del 2021 sono Mario Draghi, Raffaella Carrà, Maradona.
Il “Benino” non può mancare, quest’anno più che mai. Il pastore “dormiente” non sa cosa succede ma in sogno vede già l’arrivo di Gesù. È il segno della speranza di un’arte antica che nasce dal cuore e vede un futuro tutto da immaginare, ma certamente migliore.
Un grande caos, una grande incertezza, in questo tempo “diverso”? Un tempo da non perdere, tuttavia, dopo il disorientamento. Un tempo in cui abbiamo ritrovato parti celate di noi stessi e delle nostre relazioni. È questo il dono per un reale cambiamento?
È la straordinaria “normalità” e quotidianità che ci ha ricordato San Giuseppe, nell’anno speciale a lui dedicato. Una semplicità che ha la forza di attraversare il buio dell’inesplorato con l’eccezionalità dell’amore.
È il percorso a cavallo di Andrea Bocelli con la moglie Veronica, tra Roma e la Toscana lungo la Via Francigena. Un viaggio nell’anima per riscoprire la dimensione più profonda dell’esistenza.
È l’amore testimoniato dalla compagna di vita del calciatore Paolo Rossi, Federica Cappelletti. Autrice del libro Per sempre noi due per “non dimenticare il nostro amore e non disperderlo”, come le aveva chiesto Pablito.
Ma è anche il coraggio delle unioni d’amore e del grande dono di generare la vita, speranza nel futuro, in un presente incerto.
“Dobbiamo attenderci l’inatteso, anche se non possiamo prevederlo. Ogni vita è una navigazione in un oceano di incertezze, con alcune isole di certezza” è la sfida di Edgar Morin, filosofo, 100 anni, umanista planetario. Una dirompente visione del sapere e della realtà ma, soprattutto, delle relazioni umane. La sfera più complessa. Un approccio di pensiero per alimentare il dialogo e trasformare le difficoltà in opportunità di crescita.
È la conquista di Giorgio Parisi, premio Nobel per la fisica per il suo contributo scientifico alla comprensione della complessità in natura, dalla scala atomica a quella cosmica. Uno studio che ha preso le mosse dal fascino emotivo degli stormi di storni, rondini e altri uccelli che si librano nel cielo, si congiungono e si separano formando danzanti figure coreografiche. Uno straordinario esempio di coordinamento cooperativo, il caos che si organizza in un nuovo ordine, anch’esso instabile e “disordinato”.
Dal linguaggio semplice di Giosuè Carducci, è il messaggio di fiducia per eclissare “com’esuli pensieri” la malinconia di questo tempo e di guardare a nuovi orizzonti, come il cacciatore che sta sull’uscio, mentre “gli stormi di uccelli neri” si posano insieme sugli alberi con assordante cinguettio e poi si organizzano, ancora insieme, “nel vespero migrar”.
Gesù Bambino nascerà anche quest’anno per ricordarci che, nel Natale che ci attende, è l’ora di cambiare noi stessi per cambiare il mondo, comunità globale verso un unico cammino.
“In quella casetta a Nazaret palpitava il cuore più grande che una creatura abbia mai avuto”, ha ricordato Papa Francesco, nel giorno dell’Immacolata. “Il Signore, per compiere meraviglie, non ha bisogno di grandi mezzi e delle nostre capacità eccelse, ma della nostra umiltà, del nostro sguardo aperto a Lui e agli altri. Con quell’annuncio, tra le povere mura di una piccola casa, Dio ha cambiato la storia. Anche oggi desidera fare grandi cose con noi nella quotidianità: in famiglia, al lavoro, negli ambienti di ogni giorno. Lì, più che nei grandi eventi della storia, la grazia di Dio ama operare”.
È la cura, l’accudimento e l’amore delle donne di ogni giorno. Un dono anche per le festività natalizie.
La Finlandia, il paese più felice al mondo, ha scelto per il proprio padiglione all’Expo di Dubai il motto: “Condividere la felicità nel futuro”, ospitando Babbo Natale fino al 22 dicembre.
È il mio augurio per un felice Natale!