Dopo settimane di negoziati, il senatore dem annuncia che non voterà a favore del Build Back Better Act. Strada in salita per il presidente
Joe Manchin, senatore della Virginia Occidentale e uno dei più influenti senatori del Partito democratico, ha detto no al Build Back Better Act. Si tratta, osserva l’emittente Cnn, di “uno sviluppo enorme” visto che il presidente Joe Biden ha bisogno del suo voto per far passare al Senato, dopo il via libera alla Camera di a novembre, il suo piano di investimenti da 1.75 miliardi di dollari.
“Ho provato tutto ciò che è umanamente possibile. Non ci riesco”, ha detto Manchin ospite di Fox News Sunday. “Ho provato tutto quello che so fare. E il presidente ha lavorato egregiamente. È stato meraviglioso lavorare con lui”, ha aggiunto. Ma “è un no”.
Il suo voto era considerato uno di quelli decisivi per sbloccare la situazione al Senato, dove con la situazione di 50 a 50 ogni defezione tra i progressisti può congelare il piano. Manchin aveva già manifestato perplessità sull’opportunità di una nuova spesa nel momento in cui il deficit pubblico è arrivato a livelli d’allarme.
Contro Manchin, considerato uno dei riferimento dell’ala centrista del Partito democratico, si è schierato Bernie Sanders, senatore del Vermont e figurato di spicco del fronte progressista. “Penso che avrà un sacco di spiegazioni da dare alla gente della Virginia Occidentale”, ha detto alla Cnn, invitando poi i dem a mettere il disegno di legge al voto per fare pressione su Manchin. “Se non ha il coraggio di fare la cosa giusta per le famiglie lavoratrici della Virginia Occidentale e dell’America, che voti no davanti al mondo intero”, ha aggiunto Sanders.
Secondo una fonte vicina a Manchin citata dalla Cnn, il senatore ha comunicato la sua decisione alla Casa Bianca e al Partito democratico prima di fare il suo annuncio alla Fox, l’emittente di riferimento del Partito repubblicano.
L’amministrazione Biden e Chuck Schumer, leader della maggioranza al Senato, speravano di far sì che il piano venisse varato entro Natale. Ora l’annuncio di Manchin, le cui resistenze avevano già fatto temere uno slittamento all’anno prossimo, rischia di causare uno brusco stop al più importante piano di investimenti del presidente.