Al via oggi la discussione generale in commissione Bilancio, poi di corsa in Aula con possibili sedute in notturna. E pronta la fiducia. Obiettivo, evitare a tutti i costi l’esercizio provvisorio
Rush di fine anno per la manovra da 32 miliardi, la prima targata Mario Draghi. Dopo il disco verde nella notte al Senato, lo scorso 23 dicembre, con 215 voti favorevoli e 16 contrari, è partita la discussione generale in commissione bilancio della Camera con l’illustrazione del provvedimento da parte della relatrice Daniela Torto (M5S). Obiettivo chiudere i giochi prima di Capodanno, pena l’esercizio provvisorio.
Più nel dettaglio, l’esame dovrà concludersi entro il 28 dicembre, quando è già convocata l’aula di Montecitorio. A quanto si apprende prima dell’avvio dei lavori l’opposizione ha protestato per i tempi dei lavori che di fatto impediscono qualsiasi lavoro sugli emendamenti.
Al termine dell’ufficio di presidenza che ha preceduto l’avvio dei lavori trova conferma la tabella di marcia della manovra alla Camera con la richiesta di fiducia attesa domani tra le 18 e le 19 e la procedura di voto che dovrebbe iniziare alla stessa ora di mercoledì 29.
Il voto finale è atteso per giovedì 30 in modo da garantire i tempi minimi per la firma e la pubblicazione della legge di bilancio. Ma non è esclusa la prosecuzione notturna della seduta e una convocazione venerdì 31, qualora i tempi dovessero allungarsi, mentre appare scontata la richiesta di fiducia da parte del governo per far decadere tutti gli emendamenti d’aula.
Tra le principali novità, il pacchetto fiscale con la riduzione a quattro degli scaglioni Irpef a 4 scaglioni, la possibilità di pagare le cartelle dei primi 3 mesi dell’anno entro 180 giorni, 3,8 miliardi contro il caro-bollette, il superbonus per le villette per tutto il 2022 senza tetto Isee se a giugno si è raggiunto il 30% dello stato di avanzamento dei lavori, la stretta anti-delocalizzazioni, il rinnovo del bonus Ipo per un anno e dei benefici fiscali per i Pir (piani di risparmio) alternativi. E ancora, le modifiche al patent box, le risorse per rifinanziare il bonus tv e decoder, la norma per salvare i grandi Comuni in dissesto.
Non è finita. La ex Finanziaria prevede lo stop alla tassa sui tavolini per i primi tre mesi del 2022 su cui hanno trovato un’intesa maggioranza e governo. Si tratta dell’azzeramento nel primo trimestre del Cup (canone unico patrimoniale, vale a dire l’ex Tosap/Cosap) e vale anche per i commercianti ambulanti e poi, via libera al fondo da 25 milioni di euro per il biennio 2022/23 per il contrasto dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. Con la manovra arriva poi un fondo di solidarietà da 10 milioni di euro per il 2022 a favore dei proprietari di immobili residenziali non utilizzabili perché occupati abusivamente. Secondo la norma, le modalità di attuazione saranno dettate con decreto del ministero dell’Interno, di concerto con quello della Giustizia e con quello dell’Economia, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di bilancio.
Disco verde, infine, all’emendamento che rinvia di due anni, fino al 2024, l’entrata in vigore del regime Iva per il terzo settore e all’incremento di 5 milioni delle risorse per i diritti e le pari opportunità, ovvero il reddito di libertà stanzia 3 milioni per il fondo per le attività di formazione propedeutiche all’ottenimento della certificazione di parità di genere.