Domenica il partito del cancelliere Angela Merkel (Cdu) ha subito una pesante sconfitta alle elezioni nel Nordreno Westfalia, il Land più popoloso e industrializzato della Germania. A sedici mesi dalle legislative del settembre 2013 la Cdu è crollata a un minimo storico (26%), perdendo circa 9 punti percentuali rispetto al 2010.
Per i cristianodemocratici, fermatisi al 26% delle preferenze, si tratta di un dato ai minimi storici e tutti gli analisti parlano di un inequivocabile schiaffo alla politica di austerity voluta da Berlino e, in qualche modo, imposta anche al resto dell´Europa.
I socialdemocratici, guidati da un´apprezzatissima Hannelore Kraft che ha fatto della critica alla politica di austerità di Merkel il suo punto forte, hanno conservato la guida del Land, guadagnando persino 4 punti percentuali rispetto a due anni fa, con il 39,1% dei voti. La coalizione uscente rosso-verde (Spd e Verdi) si è dunque assicurata la maggioranza nel futuro Landtag, dato che i Verdi hanno ottenuto il 11,3% dei suffragi. Hannelore Kraft ha perseguito una politica molto diversa da quella della cancelliera, puntando tutto su investimenti in infrastrutture, educazione e assistenza alle famiglie.
E ora è possibile che anche il resto d´Europa, dove già si registrano significativi sussulti non solo populistici, sollevi ulteriori dubbi sulla linea dell´austerità ispirata da Berlino, con conseguenze che, al momento, sembra difficile prevedere. E già l´imminente vertice con il neo presidente francese, e socialista, Francois Hollande, rappresenta un primo snodo di rilievo.