Stadio Flaminio, anno 1974, partita cantanti-artisti.
Pier Paolo Pasolini nasceva 100 ani fa, il 5 marzo del 1922. Sono le foto d’archivio di Umberto Pizzi a raccontare la passione calcistica dell’intellettuale che, se non avesse intrapreso la strada della scrittura, avrebbe voluto dedicarsi al pallone, come raccontò intervistato da Enzo Biagi.
Poeta, regista, scrittore, sceneggiatore e drammaturgo, ha accompagnato e continua ad accompagnare le generazioni attraverso le sue opere e le sue parole.
Versatile, al limite del profetico, ha saputo analizzare usi e costumi della sua epoca, mescolando il sacro con il profano, scandalizzando e facendo riflettere. Intellettuale raffinato e controverso, a volte divisivo, Pasolini non si è mai risparmiato, tanto meno nella sua produzione.
Dai “Ragazzi di vita” della Roma popolare, ai film manifesto come “Accattone” e “Mamma Roma”. Senza dimenticare “Il Vangelo secondo Matteo” e “Salò” o “Le 120 giornate di Sodoma”. Tanti anche gli attori che hanno accompagnato il suo lavoro di regia: da Anna Magnani a Totò, da Ninetto Davoli a Franco Citti. La periferia della capitale una grande tela sulla quale tessere la sua visione del mondo, la povertà, la cattiveria, ma anche la meraviglia e la rinascita.
Qui una selezione di di foto d’archivio del maestro Umberto Pizzi.
(Foto Umberto Pizzi – riproduzione riservata)