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A Parigi vertice tra leader e industria. Pronti a sostenere le sanzioni

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Nella capitale francese si incontrano i vertici industriali e politici del Vecchio continente. L’European round table for industry (Ert), ha confermato il sostegno del settore alle sanzioni economiche contro la Russia e ha presentato a Macron, Scholz, von der Leyen e Michel i suoi cinque punti per rilanciare la competitività continentale: mercato unico, transizione ecologica e digitale, formazione e commercio

L’industria ha incontrato i vertici politici europei in uno sforzo per discutere delle questioni più urgenti dell’economia del Vecchio continente, visto il momento di agitazione geopolitica e pressione economica. Una delegazione dell’European round table for industry (Ert), a cui ha partecipato anche l’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, si è confrontata a Parigi con il presidente francese, Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. I membri dell’Ert, tutti amministratori delegati e presidenti di alcune delle più importanti industrie europee, hanno sottolineato il loro sostegno all’Unione europea e alla pace e alla prosperità che l’Ue ha portato negli ultimi decenni.

Sulle sanzioni, l’industria sostiene l’Ue

“Questo è uno dei momenti più significativi della storia europea contemporanea”, ha sottolineato il capo dell’Ert, Carl-Henric Svanberg, presidente del gruppo Volvo, aggiungendo che “l’Unione europea è sempre riuscita a emergere dalle crisi più forte di prima”. Per questo l’Ert ha confermato il pieno sostegno dell’industria europea alle sanzioni economiche e finanziarie che Bruxelles ha imposto verso la Russia, dopo l’invasione non provocata in corso in Ucraina. “La guerra in Ucraina è un test per i nostri valori e interessi europei – ha proseguito Svanberg – e le implicazioni sulla sicurezza, l’approvvigionamento energetico, le relazioni commerciali e la geopolitica richiederanno una profonda riflessione strategica da parte dei leader di tutti gli Stati membri dell’Ue”.

Le proposte dell’Ert

Al centro dell’incontro, la delegazione Ert ha scambiato con i leader europei le implicazioni della situazione attuale sulle prospettive industriali a lungo termine per l’Europa. Per affrontare al meglio queste questioni, l’European round table for industry ha proposto cinque direttrici di intervento per una competitività europea di lungo periodo: potenziare il mercato unico, accelerare la transizione ecologica, spingere sulla transizione digitale, supportare il commercio internazionale e intervenire in educazione e formazione in tutto il continente.

Potenziare il mercato unico

Il 2022 segna il trentesimo anniversario del trattato di Maastricht, l’alba del mercato unico. Secondo quanto presentato dall’Ert, l’Unione europea ha in questo il fondamento della sua unità. Per questo dovrebbe rinnovare la sua attenzione politica, per garantire che le nuove tecnologie possano essere diffuse rapidamente in tutti gli Stati membri dell’Ue, senza essere compromesse da barriere nazionali.

Un’Unione dell’energia

Per il settore industriale, inoltre, è ormai una necessità urgente accelerare la transizione ecologica. Guidando la transizione energetica attraverso l’attuale ondata di inflazione e di perturbazioni geopolitiche sull’approvvigionamento energetico, l’Ert ha sottolineato il bisogno di assicurare che il Green deal e la politica industriale dell’Ue rimangano compatibili e capaci di raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi sul clima. La proposta della Tavola rotonda è arrivare a una vera Unione dell’energia, vista come la chiave per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e di autosufficienza energetica.

Transizione digitale e formazione

Accanto a sfide consolidate, la transizione digitale è un pilastro-chiave del futuro dell’Europa. Problemi come la lenta e frammentata diffusione del 5G, o la questione pressante della cyber-sicurezza e della condivisione dei dati, necessitano di un’ulteriore attenzione da parte delle istituzioni europee. Se l’Europa vuole conquistare un posto all’avanguardia dello sviluppo globale, deve necessariamente diventare leader nella resistenza e resilienza informatica. Sia la transizione digitale, che quella energetica, richiederanno nuovi investimenti nell’istruzione e nella formazione delle giovani generazioni, e nella riqualificazione della forza lavoro. In questo senso, cruciale saranno le cooperazioni e sinergie che i settori pubblico e privato saranno in grado di sviluppare.

A difesa di un sistema basato sulle regole

La drammatica guerra alle porte dell’Europa illustra ancora una volta che l’Ue deve porsi quale difensore di un sistema multilaterale basato sulle regole, mantenendo il commercio aperto in un ambiente geopolitico sempre più volatile. Questo significa continuare a investire in relazioni costruttive con altri blocchi commerciali, mantenendo una visione realistica della profondità diplomatica di queste relazioni e prendendo una posizione forte di fronte a comportamenti sleali come quelli assunti dalla Russia.



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