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Simest mette il turbo, nel 2021 record di risorse per le imprese

La società per l’export controllata da Cassa depositi e prestiti e guidata da Pasquale Salzano e Mauro Alfonso chiude il bilancio 2021 con fondi mobilitati per le imprese italiane che esportano per 9,3 miliardi, più del doppio rispetto al 2020. Utili a quota 4 milioni

Un record, storico. Simest, la società di Cassa depositi e prestiti che funge da polo per l’export delle imprese italiane, presieduta da Pasquale Salzano e guidata dal ceo Mauro Alfonso, ha approvato il progetto di bilancio, che chiude con un patrimonio netto di 309 milioni di euro dai 305 del 2020. Per quanto riguarda l’utile, Simest ha chiuso l’anno con un risultato netto positivo per circa 4 milioni, evidenziando un margine di intermediazione in decisa crescita a 43,4 milioni di euro dai 34,6 milioni del 2020 e dai 16,4 milioni del 2019.

Ma il dato forte è un altro e cioè l’ammontare di risorse mobilitate e gestite in favore delle imprese italiane pari a 9,3 miliardi di euro, più del doppio rispetto al 2020 (+115%). E questo in un anno caratterizzato da una vivace ripresa dell’economia dopo lo shock pandemico. Più nel dettaglio, nel corso del 2021 Simest ha supportato circa 11.300 imprese (+253%), in gran parte pmi, mentre dal 2019 la società in orbita Cdp ha raggiunto oltre 10.500 nuove imprese, con un incremento del 1.347%.

Non è finita. In aumento anche l’operatività sia sul fronte degli strumenti per l’internazionalizzazione, sia su quelli di supporto all’export. Per l’internazionalizzazione sono state mobilitate risorse complessive per 4,3 miliardi di euro (+277%), di cui 3,4 miliardi in finanziamenti agevolati (+224%), a valere sul Fondo 394 gestito in convenzione con il ministero degli Affari Esteri. I settori maggiormente interessati dall’intervento sono stati quelli dell’industria meccanica, dei servizi non finanziari, dell’industria metallurgica e dell’agroalimentare, mentre i principali Paesi esteri di destinazione sono stati gli Stati Uniti, la Germania e la Francia.

Quanto alle partecipazioni nel capitale, sono stati generati investimenti complessivi per 143 milioni di euro (+64%). Di questi, 64 milioni di euro (+159%) sono investimenti diretti Simest, 36 milioni attraverso lo strumento Contributo su Equity loan e 43 milioni di euro (+84%) provengono dal Fondo di Venture Capital (Fvc), strumento gestito in convenzione con la Farnesina.

Ancora, in netta ripresa rispetto al 2020 le risorse mobilitate attraverso il Contributo Export su Credito Acquirente (4,6 miliardi di euro, +57%), mentre particolare vivacità ha evidenziato il prodotto Contributo Export su Credito Fornitore con un totale di 115 operazioni realizzate per un valore di 406 milioni di euro (+63%).

Per quanto riguarda il Pnrr, è stato assegnato al Fondo 394 gestito da Simest in convenzione con la Farnesina, risorse per 1,2 miliardi di euro a sostegno dell’aumento della competitività delle pmi italiane. L’operatività è partita a fine ottobre e sono stati deliberati finanziamenti per 751 milioni di euro in favore di 5.212 imprese, ben oltre l’obiettivo di 4mila imprese che dovevano essere sostenute.



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