L’articolo di Luigi Paganetto: “Nulla sarà come prima. L’Europa è pronta?” ha innescato un dibattito su Formiche.net che ha coinvolto economisti e accademici sulle conseguenze della guerra sull’economia. Il 5 aprile alle 15 in diretta sul nostro sito sarà trasmesso l’incontro del Gruppo dei 20, guidato da Luigi Paganetto, con le relazioni di Rainer Masera, Luigi Bonatti, Giovanni Tria; e gli interventi di Paolo Guerrieri, Pasquale Lucio Scandizzo, Maurizio Melani, Michele Bagella, Gloria Bartoli e Vincenzo Scotti. Coordina Giorgio Rutelli di Formiche.net
Larry Fink, Ceo della BlackRock, ha affermato di recente che “la globalizzazione così come la conosciamo da tre decenni è finita”. Il Governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, ha detto, nei giorni scorsi in occasione degli “Incontri del Mulino”, che dopo l’aggressione russa dell’Ucraina siamo ad un “punto di svolta” per l’assetto economico e finanziario internazionale, perché, anche se gli esiti sono imprevedibili, oggi sono decisamente più incerti i pilastri dell’integrazione dei mercati e della cooperazione multilaterale.
Si tratta di autorevoli conferme del quadro d’insieme e delle preoccupazioni emerse dal dibattito pubblicato da Formiche,net, a seguito dell’articolo “Nulla sarà più come prima”, in questo mese di marzo.
In effetti, il tema da affrontare non è solo quello dell’efficacia delle sanzioni adottate contro l’aggressore e degli effetti delle sanzioni sulla disponibilità di materie prime e gas, nonché sul potere di acquisto delle famiglie per effetto dell’aumento dei prezzi che ne sono seguiti.
Anche se, nel nostro Paese, buona parte del dibattito si è concentrata su questi aspetti, senza dubbio centrali per le nostre condizioni di vita, essi assumono un rilievo ancora maggiore se vengono osservati all’interno del cambiamento in atto nei rapporti economici internazionali.
È importante, in particolare, l’aumento della tendenza verso un’economia divisa in “blocchi”: da una parte l’Europa, dall’altra il blocco russo-asiatico, con gli USA che, pur legati strettamente all’Europa, non possono ignorare il lato del Pacifico influenzato dal forte dinamismo di Cina, India e Sud-Est asiatico.
Si tratta di una divisione che rappresenta un serio rischio per l’evoluzione dell’economia internazionale che, a seguito del “decoupling” legato al riaggiustamento degli scambi e dei flussi finanziari mondiali, potrebbe trovarsi in un contesto di stagflation o di recessione.
L’incontro vuole mettere sul tavolo, alla luce della discussione pubblicata da Formiche.net, le scelte che occorre fare per fronteggiare questo rischio, nella convinzione che la premessa sia comunque che l’Europa debba mantenere sia la compattezza mostrata in politica economica nel dopo Covid-19, sia quella in materia di politica estera dopo l’invasione russa dell’Ucraina.
Introduzione
LUIGI PAGANETTO
Professore Emerito, Università Tor Vergata Relazioni
RAINER MASERA
Università degli Studi Guglielmo Marconi
LUIGI BONATTI
Università degli Studi di Trento
GIOVANNI TRIA
Università degli Studi di Roma Tor Vergata Interventi programmati
PAOLO GUERRIERI
PSIA – Sciences Po, Parigi
PASQUALE LUCIO SCANDIZZO
Villa Mondragone Economic Association
MAURIZIO MELANI
Link Campus University
MICHELE BAGELLA
Villa Mondragone Economic Association
GLORIA BARTOLI
Osservatorio Produttività e Benessere – OPB Interventi dei partecipanti
Coordina la discussione
GIORGIO RUTELLI
Direttore, Formiche.net
Qui trovate gli articoli ospitati da Formiche.net sul tema:
L’articolo di Luigi Paganetto: “Nulla sarà come prima. L’Europa è pronta?”
L’articolo di Michele Bagella: “Come l’Occidente può vincere la guerra economica”
L’articolo di Maurizio Melani: “Game changers e nuove politiche europee”
L’articolo di Rocco Cangelosi: “Ridisegnare una mappa della sicurezza europea non sarà facile”