L’invasione dell’Ucraina ha modificato drasticamente lo scenario internazionale, e l’Europa si è resa improvvisamente conto che la propria Difesa è vitale. Parola di Eric Beranger, ceo di MBDA, che a Parigi ha reso noti i risultati del gruppo. Il manager lancia un appello: “Per un’Europa padrona del proprio destino serve un pilastro industriale continentale”
La pace non è più scontata e per difendere la propria libertà l’Europa deve essere pronta a proteggersi investendo in tecnologia e in un ecosistema industriale della Difesa continentale. È la riflessione lanciata da Eric Beranger, ceo di MBDA, in occasione della conferenza stampa del gruppo a Parigi per illustrare i risultati della società nel 2021. Per Beranger: “Il 24 febbraio siamo entrati in una nuova era: la guerra è arrivata alle nostre porte e l’Europa si è resa improvvisamente conto che la Difesa è vitale”.
La sovranità europea secondo MBDA
In questo nuovo contesto, diventa cruciale per il Vecchio continente dotarsi degli strumenti che ne garantiscano la sovranità: “intesa come libertà di decisione e libertà d’azione”. “Nel settore militare – spiega ancora Beranger – la libertà di azione significa avere l’equipaggiamento e i sistemi d’arma necessari per garantire il mantenimento della propria sovranità”. Per questo, registra il ceo di MBDA, il ruolo del gruppo è quello di dotare le Forze armate delle capacità per ottenere la superiorità sul campo di battaglia.
Il pilastro industriale
Cruciale, dunque, sarà lo sviluppo di un ecosistema produttivo della Difesa europeo. “Se vogliamo essere padroni del nostro destino come Europa, abbiamo bisogno anche di un pilastro industriale”, ha commentato ancora Beranger, insistendo sul fatto che le scelte prese dai vari Paesi europei possano essere consistenti nel lungo periodo. “La decisione tedesca di investire cento miliardi di euro è stata una potente sveglia per l’Europa, ora c’è la necessità di continuare”.
Investire nel Vecchio continente
Per Beranger, i Paesi del Vecchio continente si trovano di fronte a due scelte importanti: come e dove spendere i nuovi fondi stanziati per la Difesa e quali sono le priorità di spesa. Sul primo punto, il numero uno di MBDA ha una visione chiara: “Se questi fondi venissero diretti per la maggior parte in Paesi non-europei, l’effetto sull’autonomia tecnologica del continente potrebbe essere contrario a quello desiderato”, cioè di un’Europa capace di realizzare in autonomia quanto necessario per la propria Difesa.
Tecnologie all’avanguardia
Questa necessità si lega alla questione delle priorità di allocazione del budget, che oltre a garantire alle Forze armate la dotazione e il rifornimento degli strumenti appropriati, deve assicurare le capacità di sviluppo delle nuove tecnologie all’avanguardia “se come europei vogliamo restare al top della competizione internazionale”.
Risultati MBDA
Per quanto riguarda i traguardi raggiunti dalla società, Beranger ha rivelato che il gruppo ha superato la soglia dei quattro miliardi di euro di ricavi, grazie a un portafoglio di ordini nel 2021 pari a oltre cinque miliardi di euro. Tra i contratti più importanti, la dotazione di sistemi d’arma per i Rafale venduti alla Grecia e gli accordi per le dotazioni navali con le Marine di Brasile, Canada ed Egitto.