Il governo russo attacca di nuovo Palazzo Chigi, posizioni “indecenti” sulle sanzioni, accusa la portavoce della diplomazia Maria Zakharova. Dura risposta dalla Farnesina e dal Pd. Draghi: “Indecenti sono i massacri”. E intanto Di Maio lavora a una “conferenza di pace”
Il governo russo si scaglia contro l’Italia, di nuovo. Maria Zacharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, definisce “indecente” l’atteggiamento del governo Draghi sulle sanzioni. Ospite di “Soloviev Live”, il programma tv di Vladimir Solovyev, il più noto propagandista del Cremlino, Zakharova si è scagliata contro Palazzo Chigi.
L’Italia “in questo momento difficilissimo probabilmente ha dimenticato chi ha teso a suo tempo una mano”, ha detto la portavoce della diplomazia russa, tra le persone più vicine al presidente Vladimir Putin. “Ora l’Italia con tutta la sua leadership è in prima linea in un attacco al nostro Paese. Questa non è la posizione dei cittadini italiani che scrivono di vergognarsi di chi li governa, di non associarsi a questa posizione, di comprendere la genesi di questa crisi”.
Dure le reazioni della politica. Dalla Farnesina il primo a parlare è il sottosegretario Benedetto Della Vedova (qui la sua intervista a Formiche.net): “A Mosca prevale il nervosismo e si è perso ogni senso della misura”. Anche il Pd prende posizione con il responsabile dell’Economia nella segreteria di Enrico Letta, l’ex viceministro Antonio Misiani: “Quello che dice il governo di Mosca fa parte di un confronto molto aspro che, però, ha una radice precisa: l’atto illegale della Russia che ha invaso l’Ucraina”. Severa anche la risposta del premier Mario Draghi, durante la conferenza stampa con il premier olandese Mark Rutte a Roma: “Di indecente ci sono solo i massacri che vediamo ogni giorno”.
Non è la prima volta che Zakharova attacca il governo italiano per aver risposto con fermezza all’invasione russa in Ucraina. Nelle scorse settimane ha rivolto accuse al ministro degli Esteri Luigi Di Maio e a Draghi. La Russia, ha aggiunto la portavoce, darà una “risposta esemplare” a quei Paesi, Italia inclusa, che hanno deciso di espellere diplomatici di Mosca accusati di spionaggio.
Due giorni fa Di Maio ha annunciato l’espulsione di trenta feluche russe per motivi di “sicurezza nazionale”. Nel frattempo la Farnesina lavora a “una conferenza di pace” per la guerra in Ucraina. “L’Italia auspica, e lavora con i partner in tal senso, una conferenza di pace, che è un passaggio fondamentale per fermare il conflitto, ridare l’Ucraina al popolo ucraino e fermare quelle immagini terribili che stiamo vedendo, come a Bucha”, ha detto Di Maio.