Il bilancio 2021 di Enav certifica la ripresa del trasporto aereo. Negli ultimi mesi, sono state toccate punte del 90% del traffico pre-pandemico, con un impatto positivo su tutte le componenti. Il dato incoraggiante sul numero dei voli si aggiunge alla crescita dei ricavi e dell’utile, rispettivamente 836,6 e 78 milioni di euro
Nonostante l’onda lunga del Covid sita ancora segnando il settore dell’aviazione, i voli stanno aumentando con costanza, arrivando negli ultimi mesi al circa il 90% del traffico pre-pandemia, con previsioni positive in vista dei mesi estivi. A certificarlo è Enav, la società nazionale di assistenza al volo, il cui cda, presieduto da Francesca Isgrò, ha approvato oggi il progetto di bilancio di esercizio per lo scorso anno e il bilancio consolidato del gruppo per il 2021. Il cammino verso la ripresa è particolarmente positivo per l’Italia, il Paese europeo in cui si è registrato il più alto tasso di crescita (+44,9% rispetto al 2020) per quanto riguarda i volumi di traffico aereo di rotta. Questo ha permesso all’ente di registrare ricavi pari a 836,6 milioni di euro in aumento dell’8,5% rispetto al 2020.
Performance e innovazione
Come dichiarato dall’amministratore delegato Paolo Simioni: “Siamo certamente soddisfatti dei risultati economico-finanziari raggiunti che vanno oltre le attese, ma lo siamo ancor di più perché stiamo recuperando volumi di traffico in modo costante e deciso”, uno sforzo che va nella direzione di supportare la ripresa dell’intero settore dopo gli scossoni derivati dalla pandemia di Covid-19. Da questo punto di vista, sarà spingere verso quelle soluzioni innovative che permetteranno al comparto di svilupparsi ulteriormente nel futuro. “Continuiamo nel percorso di digitalizzazione ed innovazione dei sistemi del Gruppo, nonché nella realizzazione delle strategie che abbiamo delineato – ha aggiunto il manager – e il futuro ci vede protagonisti per supportare l’evoluzione sostenibile del settore, che passa anche attraverso lo sviluppo dei droni e della urban air mobility”.
Segnali di ripresa
Evidente sui numeri la costante ripresa post-pandemica. Nel 2021, l’aumento del traffico aereo è cresciuto del 44%. Nel dettaglio, il traffico nazionale ha fatto registrare un aumento del 51,3% e il traffico internazionale commerciale ha registrato un aumento del 36,7%. Il traffico di sorvolo (voli che attraversano lo spazio aereo italiano senza scalo) ha evidenziato una crescita del 51,2%. E i dati italiani sono addirittura migliori di quelli europei. Infatti, in Europa, sempre con riferimento alle unità di servizio, il dato medio del 2021 per gli Stati aderenti ad Eurocontrol è stato del +26,9% rispetto al 2020. In particolare: Germania +12,9%, Gran Bretagna +8,5%, Spagna +43,9% e Francia +30,8%.
I ricavi
Tali numeri si traducono in un aumento del 8,5% dei ricavi, pari a oltre 836,6 milioni. I ricavi da attività operativa si attestano a 504,3 milioni di euro, in crescita del 43,2% rispetto al 2020 principalmente per effetto del maggior traffico aereo gestito, con la componente di “balance”, parte integrante dei ricavi da attività operativa, incide positivamente per 294,4 milioni di euro (basata sul regolamento dell’Ue dello scorso novembre). Tornano anche i dividendi, con li Cda che ha deliberato di proporre all’assemblea degli azionisti di distribuire un dividendo relativo al 2021 pari a 58 milioni di euro. L’utile netto consolidato nel 2021 è di 78 milioni, in aumento del 44,6% rispetto al 2020. L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2021 presenta un saldo di 483,5 milioni di euro in peggioramento, rispetto all’anno prima, di 238,4 milioni di euro, variazione negativa è dovuta all’effetto della dinamica degli incassi e pagamenti connessi all’operatività ordinaria, che ha prodotto un flusso di cassa negativo, nonostante la ripresa delle attività.
Il mercato non regolamentato
Da notare l’incremento record del 22,3% per i ricavi da mercato non regolamentato, che si attestano a 33 milioni. Ciò è dovuto principalmente ai ricavi della controllata IDS AirNav che incidono per l’intero esercizio 2020, rispetto al 2019 in cui era presente per circa sei mesi. I ricavi si riferiscono alla vendita di licenze software, a ricavi per prestazioni di servizi e per le manutenzioni associate ai prodotti venduti, a vari clienti presenti su scala mondiale.
Le incertezze del futuro
L’incertezza legata agli effetti di lungo periodo della pandemia da Covid-19 e agli eventi correlati alla guerra in Ucraina, potrebbero influenzare lo scenario di riferimento per il 2022. Tuttavia al momento si registrano nei primi mesi del 2022 la prosecuzione dei trend positivi, che confermano le stime di traffico per l’anno in corso, con un valore pari a circa l’85% del dato pre-pandemico, in linea con le previsioni di Eurocontrol. In tale contesto, Enav prevede di mantenere anche nel 2022 una continuità nell’indirizzo e nelle azioni gestionali fino ad ora adottate, in termini di controllo della spesa, attuazione delle strategie industriali, miglioramento dell’indebitamento finanziario netto e massimizzazione della capacità operativa, che hanno consentito di ottenere i risultati del 2021.