Una nuova scossa di magnitudo 5.1, delle 15.18. ha colpito il modenese ed il ferrarese è stata avvertita in tutto il Nord Italia. A Finale Emilia intanto si è recato il capo dipartimento della protezione civile Gabrielli.
Non sono preoccupanti le condizioni di salute del vigile del fuoco del distaccamento di Carpi colpito da parte di un cornicione durante una verifica della stabilità di un edificio pericolante del comune di Finale Ligure. Trasportato subito nel nosocomio di Baggiovara, il vigile del fuoco è apparso cosciente.
Tra Modena, Ferrara e Bologna ci sono circa tremila sfollati. Lo ha detto il responsabile della Protezione civile dell´Emilia-Romagna, Demetrio Egidi, al termine dell´incontro con il Capo della Protezione civile Franco Gabrielli a Finale Emilia, nel modenese.
Ci sono, secondo i primi calcoli, dalle 2.200 alle 2.500 persone sfollate nel modenese, 400 a Ferrara e 20 a Bologna, per un totale di circa tremila. “Stiamo allestendo una colonna mobile di 1.200 posti letto – ha detto Egidi -. Con le Marche attiveremo altri 2 moduli da 150 posti letto con cucina. Abbiamo allertato anche Veneto, Friuli e Trentino per avere altre due strutture mobili”.
“Ci sono danni significativi soprattutto al patrimonio culturale ed ecclesiastico sia in provincia di Ferrara, soprattutto a Sant´Agostino, sia di Modena dove Finale Emilia è stata la cittadina più colpita”, ha detto il capo del dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli che ha confermato in sei le vittime, una delle quali una donna morta per malore dopo la scossa.
“In questo momento è prioritario dare assistenza alla popolazione e poi fare un´attività di ricognizione attenta. Priorità assoluta è che le persone siano nelle condizioni di passare la notte in condizioni accettabili”, ha aggiunto Gabrielli.
Gabrielli ha poi detto che con il presidente della Regione è stato deciso di sospendere fino alle dovute verifiche, l´attività scolastica nei comuni colpiti. Il presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, chiederà al Governo lo stato di “emergenza nazionale” in accordo con Franco Gabrielli, responsabile della Protezione Civile. “Ci sono stati sei morti, danni ingenti, stiamo facendo un lavoro organizzato per assicurare la prima assistenza a tutti i cittadini. Chiederò, d´accordo con Gabrielli, lo stato di emergenza nazionale”.
Anche la Regione Lombardia ha chiesto lo stato di emergenza. Ne ha dato notizia il presidente Roberto Formigoni dopo una prima rilevazione dei danni provocati dal sisma che, in diversi comuni del mantovano, appaiono assai rilevanti.