Nei giorni scorsi ho letto, con apprensione, il grido di allarme del neo presidente del XV municipio, Daniele Torquati (PD), che, dal suo blog, tuonava: “Buco da 1 milione di euro in municipio“.
Sono sobbalzato, perché da giornalista economico ho avuto subito il timore che la conferenza stampa convocata, in fretta e furia, fosse prodromica alla presentazione di carte “scottanti”, che potessero mettere molto più che a disagio la precedente giunta guidata da Gianni Giacomini (PDL).
E così, con il terrore nel cuore (vedevo già l’eventuale scintillio di manette), mi sono recato trafelato alla conferenza stampa (con tanto di assessore comunale Rita Cutini al fianco) del presidente Torquati.
Qui, però, ho scoperto, con mio rammarico, che il “buco” di cui parlava il presidente altro non era che la previsione di fabbisogno finanziario (per il sistema dei servizi sociali) per i prossimi mesi, a partire da quello già problematico di agosto.
Non era un buco, ma un fabbisogno previsionale. Ho così chiamato l’ex presidente Giacomini (assente al momento della conferenza stampa), che mi ha spiegato, come in caso di vittoria, uno dei suoi primi atti sarebbe stato (così come farà adesso Torquati con Marino) recarsi dal sindaco per ottenere le coperture finanziarie utili per garantire i servizi sociali soprattutto ai più bisognosi. Quindi, in sintesi, ricapitolando: a) niente buco da 1,3 milioni di euro, ma fabbisogno previsionale b) Torquati grazie anche all’apporto dell’assessora Cutini cercherà di tamponare alcuni dei 12 servizi da erogare (quindi anche lui non ha la bacchetta magica come invece gli elettori credevano), con il supporto del sindaco c) Giacomini se fosse stato eletto si sarebbe recato anche lui da Alemanno seguendo la stessa procedura. Quindi di cosa stiamo parlando?
E allora tutto questo a cosa serve? Ma è chiaro: è una bellissima operazione promo-politica post-elezioni. Si fa un pò di grancassa, con l’assessore al fianco, su un tema “sensibile” come quello dei “servizi sociali” (chi non ne avrebbe a cuore), si fa credere (ma solo per i creduloni) che mancano i soldi (dalla cassa), ma fondamentalmente si gira attorno all’ostacolo, perché, senza l’apporto del primo cittadino, non c’è la benzina nemmeno per erogare una flebo a domicilio.
E quando il sottoscritto ha fatto delle domande circostanziate su tempi e denaro fruibile, sia Cutini che Torquati sono andati in “tilt”, perché non potevano dichiarare o promettere ciò’ che non possono mantenere, anche perché altrimenti potrei essere portato a credere che Torquati dopo la elezione a mini-sindaco si sia trasformato anche nel David Copperfield del XV municipio. Ma di magie ne vedo poche; molti proclami e poca concretezza. Per buona pace (ma anche no) dei poveri cittadini del XV municipio, che, nei prossimi 5 anni, ne dovranno vedere delle belle.
Al presidente Torquati, che è un giovane (di centro-sinistra) di belle speranze, lancio solo un consiglio spassionato: non faccia conferenze stampa inutili e impegni il proprio tempo nella risoluzione dei problemi (come quello presentato ieri dal consigliere di opposizione Stefano Erbaggi sul tema dei lavori di via Grottarossa per la raccolta delle acque meteoriche – inspiegabilmente bloccati da Torquati). Queste feste dell’Unità in municipio non servono a nessuno. C’è l’estate e i parchi pubblici per farle. Si concentri piuttosto sul lavoro che lo attende e comunichi solo quando c’è qualche bella notizia o quando c’è realmente da comunicare. Perché ieri non ha fatto una gran figura di fronte ai media e alla cittadinanza. Insomma proprio un bell’autogol a spese degli elettori. Per fortuna che ci sono le vacanze per provare a dimenticare.
Una tiratina d’orecchie, però, va fatta anche al centro-destra: se si viene tirati in gioco per cose fatte (o non fatte) nel precedente mandato si manda sempre un proprio rappresentante, altrimenti che opposizione è?