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La replica del Vaticano: “siamo nella pura fantasia”

Il Vaticano smentisce che dietro alle recenti fughe di notizie vi siano lotte di potere.
“Non ho nessun motivo per dare spiegazioni del genere, anzi, è esagerato e non fondato il modo di leggere questi fatti”, ha dichiarato il portavoce vaticano Federico Lombardi, che interpellato dai giornalisti, ha precisato che, nonostante la vicinanza temporale, “non c´è alcun collegamento” tra l´arresto del maggiordomo del Papa e la sfiducia al presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi e sono “vicende che vanno distinte nettamente”.
 
Lombardi critica poi duramente l´intervista rilasciata a Repubblica da un presunto “corvo” in cui si parla di un gruppo di relatori incaricati dal Papa di fare chiarezza: “Siamo nella pura fantasia, è una notizia che non ha nessun fondamento. Vi invito a dedurre anche sul resto di ciò che si trova in interviste del genere”.
 
Federico Lombardi ha inviato così i giornalisti a “mantenere il sangue freddo” ed evitare di dare notizie “che appaiono non fondate”, una tendenza “probabilmente dovuta al desiderio di parlare di un soggetto senza però avere elementi oggettivi”.
Ai cronisti che domandavano se si possa escludere che il maggiordomo del Papa Paolo Gabriele abbia agito da solo, il portavoce vaticano si è limitato a rispondere: “Non mi chiedete affermazioni che siano anticipazioni o soluzione del problema.
Quel che certo è che Gabriele è stato arrestato perché trovato in possesso di documenti riservati”.
 
Il portavoce vaticano ha poi “smentito nel modo più totale” che ci sia un cardinale “italiano o non italiano” sospettato in modo particolare” dagli inquirenti che indagano sulle fughe di notizie dei documenti riservati. E aggiunge: “Smentisco che ci sia qualche donna indagata”, ha detto il gesuita in un briefing nella sala stampa vaticana. Le indagini, ad ogni modo, “procedono”.
 
La commissione cardinalizia creata dal Papa sul caso ´Vatileaks´, presieduta da Julian Herranz e composta da Jozef Tomko e Salvatore De Giorgi, “sente diverse persone – ha spiegato Lombardi – tra cui cardinali responsabili di diversi uffici della Curia. Questo non vuole dire che ci sia un sospettato. È una notizia che non ha fondamento”. La commissione “fa i suoi colloqui e non ho tempi da prevedere”, ha detto il gesuita, che ha precisato che da parte della Santa Sede “non c´è intenzione di farsi condizionare dalla pressione mediatica”. I tempi dell´indagine, ha chiarito Lombardi, “dipendono dallo svolgimento dell´istruttoria formale cominciata ora”.


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