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Snowden, ecco perché l’asilo politico mina i rapporti tra Russia e Usa

L’ex consulente dell’agenzia Usa per la sicurezza nazionale Edward Snowden ha ottenuto asilo politico temporaneo in Russia per un anno e ha lasciato l’aeroporto moscovita di Sheremetevo per recarsi in un luogo sicuro che verrà tenuto segreto, ha detto il suo avvocato russo Anatoly Kucherena.

LE PAROLE DEL LEGALE
Snowden ha lasciato l’aeroporto di Sheremetevo. Gli ho appena consegnato un documento che attesta che ha ricevuto asilo temporaneo di un anno in Russia ha detto Kucherena, precisando che Snowden sarebbe stato trasferito in un “luogo sicuro senza voler specificare. “Il luogo dove si trova non verrà reso noto per questioni di sicurezza e perchè è l’uomo più ricercato del mondo” ha detto l’avvocato. Nei giorni scorsi il Servizio Migrazione russo aveva ipotizzato una sistemazione iniziale in un centro per rifugiati fuori Mosca.

Kucherena ha detto che Snowden è entrato in territorio russo e ha preso un normale taxi da solo per allontanarsi dall’aeroporto, con una manovra che è sfuggita ai media. Il legale, che dal 16 luglio ha incontrato più volte il fuggitivo e l’ha assistito nella sua richiesta d’asilo, ha mostrato alle telecamere di Rossiya 24 una copia del certificato che garantisce un anno di asilo temporaneo a Snowden. Sul documento mostrato in tv compare il nome “Snowden Edward Joseph”, accanto alla foto in bianco e nero della talpa Usa. Il certificato è stato emesso il 31 luglio, ieri, è valido fino al 31 luglio 2014 e reca le impronte digitali di Snowden.

Kucherena ha detto che in futuro il rifugiato potrebbe apparire in pubblico e concedere interviste, ma prima ha bisogno di un “corso di adattamento” dopo tanto tempo passato nella zona transiti dell’aeroporto. Snowden è rimasto a Sheremetevo da quando è arrivato da Hong Kong e finora non aveva mai varcato ufficialmente il confine russo.

L’ATTESA IN AEROPORTO
Il trentenne Snowden era bloccato nella zona transiti dell’aeroporto di Sheremetevo dal 23 giugno e aveva presentato domanda di asilo temporaneo in Russia. Washington ne vuole l’estradizione negli Usa, dove è già stata incriminato per spionaggio.

L’OFFERTA DI LAVORO
Appena intascato il certificato di asilo provvisorio in Russia valido un anno, Edward Snowden ha incassato oggi anche una prima offerta di lavoro: un posto da programmatore a VKontakte, l’equivalente russo di Facebook. La proposta è arrivata direttamente dal fondatore della società, basata a Petroburgo, Pavel Durov. “Invitiamo Edward a San Pietroburgo e saremo felici se deciderà di aggiungersi al nostro team di fantastici programmatori“, ha scritto l’imprenditore sul suo account Vkontakte.

Primo incarico per l’ex dipendente Cia? Snowden “potrebbe essere interessato a lavorare per la protezione di dati personali di milioni di utenti“, ha ipotizzato Durov, dichiarandosi “orgoglioso” del fatto che il suo Paese ha concesso asilo all’ex consulente della Nsa e “dispiaciuto per la piega che le cose hanno preso negli Usa, Paese che sta tradendo i principi su cui è stato fondato“.

IL RAMMARICO DELLA CASA BIANCA
La Casa Bianca si è detta “profondamente delusa” dalla decisione delle autorità russe di concedere l’asilo politico temporaneo a Snowden. La mossa, secondo la Presidenza Usa, “mette a repentaglio la lunga storia di collaborazione tra i due Paesi nel campo dell’attuazione della legge e dell’ordine.

IL RINGRAZIAMENTO DI SNOWDEN
Il commento di Snowden, che ha lasciato oggi l’aeroporto dove era confinato dal 23 giugno, è stato pubblicato dal sito Wikileaks, il cui fondatore Julian Assange è a sua volta confinato nell’Ambasciata dell’Ecuador a Londra.

Durante le ultime otto settimane ho visto l’amministrazione Obama non mostrare alcun rispetto per le leggi internazionali e nazionali, ma alla fine dei conti la giustizia ha vinto“, ha affermato la talpa del Datagate.
Ringrazio la Russia – ha aggiunto – per avermi accordato l’asilo in linea con le sue leggi e i suoi obblighi internazionali“.

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