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Domani la prima passeggiata spaziale di AstroSamantha

Tutto pronto per la prima passeggiata spaziale dell’astronauta Esa Samantha Cristoforetti, nonché la prima condotta da un’astronauta europea. Insieme a lei fuori dalla Stazione spaziale internazionale ci sarà il cosmonauta russo Oleg Artemyev per lavorare insieme a diverse attività, tra cui i lavori in previsione dell’arrivo del braccio robotico europeo

Occhi puntati sulla Stazione spaziale internazionale (Iss). Domani alle 15:30 l’astronauta italiana dell’Esa Samantha Cristoforetti, effettuerà una passeggiata spaziale, o meglio un’attività extra veicolare (Eva). Nell’impresa sarà affiancata dal cosmonauta russo Oleg Artemyev, comandante della Expedition 67, la missione attualmente in corso sull’Iss. Per AstroSamantha si tratterà della prima Eva della sua carriera, nonché la prima per una donna del Vecchio continente. Ad accompagnare i due spacewalker, termine utilizzato per indicare chi manovra nello spazio mentre è all’esterno rimanendo attaccato a un veicolo spaziale, ci saranno le tute spaziali russe Orlan, a strisce rosse per Oleg e a strisce blu per Samantha. La passeggiata vedrà i due astronauti lavorare a molteplici attività, tra cui l’installazione di piattaforme e hardware per la workstation posizionata sul modulo di laboratorio dell’Iss chiamato Nauka. Inoltre, i due dispiegheranno ben dieci i nanosatelliti, progettati per raccogliere i dati durante lo svolgimento dell’Eva in merito all’elettronica radio, e per azionare un boom telescopico dai moduli Zarya a Poisk, per le future passeggiate spaziali. A supportarli prima dell’uscita nello spazio ci sarà il cosmonauta russo Sergei Korsakov. La nuova impresa di Astrosamantha potrà essere seguita a partire dalle ore 15:30, trasmessa in diretta dall’Agenzia spaziale italiana (Asi)

Il braccio robotico europeo

Cristoforetti e Artemyev lavoreranno inoltre al programma del braccio robotico europeo (European robotic arm – Era), il primo in grado di operare attorno al segmento russo dell’Iss, operando come braccio manipolatore principale nella parte russa. È in realtà molto simile a un braccio umano. Ha un gomito, delle spalle e anche i polsi, ma è un robot autonomo. Leggero e potente nei suoi 11 metri di lunghezza il braccio è in grado di ancorarsi a dei punti fissi della Stazione e di muoversi avanti e indietro da solo. Grazie infatti ai suoi sette giunti Era può gestire anche pesi elevati fino a otto tonnellate, con un’ampia gamma di movimenti per le attività di assemblaggio. Si tratta infatti di un braccio robotico innovativo che introduce nuove modalità di funzionamento delle macchine automatizzate. Era può eseguire diverse attività in modo automatico o semiautomatico, può essere diretto sia dall’interno che dall’esterno della Stazione (ha due stazioni di controllo) e può essere controllato in tempo reale o preprogrammato, permettendo così agli astronauti impegnati di risparmiare tempo ed energie nella manutenzione dell’Iss. Gli astronauti utilizzeranno il braccio robotico per risparmiare tempo e fatica nella manutenzione della Stazione Spaziale. Esso quindi agirà come uno strumento per trasferire piccoli carichi utili direttamente dall’interno verso l’esterno dell’Iss senza la necessità di passeggiate spaziali, e allo stesso tempo anche i camminatori spaziali trasportandoli in giro.

Missione Minerva

Cristoforetti è ripartita per la seconda volta alla volta dell’orbita lo scorso 27 aprile per la missione Minerva, dopo aver partecipato alla missione Futura dell’Asi tra il 2014 e il 2015, nel corso del quale l’astronauta aveva stabilito un altro record, quello di permanenza in orbita in una singola missione per una donna totalizzando 199 giorni e 16 ore consecutivi nello spazio. La missione Minerva, il cui nome è dedicato alla dea della saggezza e scelto dalla stessa Cristoforetti, è formalmente già iniziata il 27 aprile con la partenza della navetta Crew Dragon “Freedom” dal Kennedy space center della Nasa a Cape Canaveral (Florida), grazie a un Falcon 9 di SpaceX. A bordo dell’Iss AstroSamantha ha assunto il ruolo di leader del Segmento orbitale americano (Usos), il quale ricomprende i moduli e i componenti americani, europei, giapponesi e canadesi, e si occuperà di più di 35 esperimenti internazionali in microgravità, sei dei quali italiani, incentrati principalmente su medicina e nutrizione. A partire insieme a Cristoforetti a fine aprile, c’erano anche i colleghi statunitensi della Crew-4, per l’Expedition 67 che rimarrà in orbita fino alla fine di settembre 2022.



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