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Come cambiano i sondaggi dopo la crisi. I numeri di Swg

La colpa della crisi è di Giuseppe Conte, dicono gli elettori dei principali partiti, tranne per M5S che dà la responsabilità a Draghi. Il campo largo? Il Pd vada da solo, dicono i suoi elettori, o al massimo con Azione e +Europa. Intanto Fratelli d’Italia è ancora il partito col gradimento più alto…

Una lunga traversata separa l’Italia dalle prossime elezioni politiche: circa due mesi in cui a farla da padrona sarà una campagna elettorale senza esclusione di colpi tra le forze politiche in campo. Intanto, qualche numero: al 25 luglio, secondo Swg, la capolista continua a essere Giorgia Meloni con Fratelli d’Italia al 25%, seguita dal Partito democratico di Enrico Letta, e in terza posizione la Lega di Matteo Salvini. Eppure, la crisi di governo ha sorpreso molto gli italiani, che non si aspettavano di andare al voto a settembre, e così i numeri raccolti dall’istituto di sondaggi potrebbero riservare sorprese nelle prossime settimane.

IL GIUDIZIO SULLA CRISI E SUL VOTO

Una crisi inaspettata, dunque, ma soprattutto sbagliata secondo il 51% dei cittadini. Ad essere di questa idea è principalmente l’elettorato del Partito democratico, mentre secondo l’elettorato di Forza Italia (45%) la crisi è stata sbagliata ma inevitabile. Diversa storia per gli elettori di Fratelli d’Italia e Movimento 5 Stelle, secondo cui la crisi è stata giusta e il voto la soluzione migliore. La Lega, invece, sembra avere un elettorato estremamente diviso sulla crisi. Ma la reazione degli elettori al ritorno al voto è, complessivamente negativa, con un mix di rabbia, fastidio e delusione per il 61% degli intervistati.

DI CHI È LA COLPA DELLA CRISI?

Ma di chi è la responsabilità della caduta del governo Draghi? Secondo gli elettori ad essere il principale artefice è Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle che, di fatto, ha scelto di non votare la fiducia posta dal governo al dl Aiuti lo scorso 14 luglio. Nonostante l’esecutivo guidato da Draghi avesse raggiunto comunque la fiducia, il presidente del Consiglio aveva scelto di recarsi al Quirinale per rassegnare le dimissioni (respinte da Mattarella), con una reazione a catena che ha portato alla parlamentarizzazione della crisi e alla caduta, poi, del governo. Responsabilità di Conte, sì, ma anche della Lega di Salvini, così come di Forza Italia. A indicare Conte come colpevole, gli elettori di FI, Lega, Fratelli d’Italia, ma anche del Partito democratico, che però danno la colpa anche a Salvini. Tutta un’altra storia per gli elettori dei 5 Stelle, convinti che la responsabilità sia in primo luogo di Mario Draghi, e di Salvini e Berlusconi.

CRISI DEL CAMPO LARGO, E ORA?

La caduta del governo Draghi però ha messo in crisi anche la costruzione d i quel campo largo delle forze progressiste, che vedeva lavorare assieme il Partito democratico e il Movimento 5 Stelle. Secondo gli elettori dem, infatti, il Partito democratico dovrebbe presentarsi da solo alle prossime elezioni (48%), oppure in coalizione con Azione/+Europa (30%). Solo l’8% degli elettori del Pd è convinto che si debba includere nel campo largo il Movimento di Conte e Verdi-Sinistra Italiana.

Della stessa idea gli elettori 5 Stelle: il 52% è convinto che il Movimento dovrebbe presentarsi da solo, per il 26% con il Pd e Verdi-Sinistra italiana, mentre per il 16% in coalizione solo con questi ultimi.



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