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Blitz contro gli anarchici informali. Dieci arresti

 Il bilancio dell´operazione del Ros dei carabinieri contro l´area del cosidetto anarco-insurrezionalismo: dieci arresti, 24 indagati, tra cui sei in Grecia, e quaranta perquisizioni. Sono finiti in manette gli esponenti ritenuti il “centro motore della progettualità insurrezionalista” che avevano rilanciato l´azione della FAI 8federazione anarchica informale) già dal 2009 con l´attentato all´Università Bocconi di Milano in nome di Mauricio Morales, anarchico cileno deceduto nel maggio 2009 nell´assalto ad una caserma della locale Gendarmeria.
Dall´operazione emergono stretti collegamenti con i greci della Cospirazione delle Cellule di Fuoco. Coinvolti anche due detenuti all´estero. I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal GIP del Tribunale di Perugia su richiesta della locale Procura della Repubblica. L´indagine ha consentito di individuare la struttura del più pericoloso gruppo anarco-insurrezionalista attivo in Italia e all´estero, in collegamento con la componente greca denominata Cospirazione delle Cellule di Fuoco. Arrestati anche due detenuti all´estero, Gabriel Pombo Da silva e Marco Camenisch. L´operazione da quanto riferisce il Ros costituisce un´importante risposta alla campagna del terrore condotta da queste formazioni, la cui più recente manifestazione è stato il ferimento dell´amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, avvenuto lo scorso 7 maggio 2012.
 
Gli arrestati
Sono Stefano Gabriele Fosco, 50enne abruzzese residente in Toscana, la sua compagna Elisa Di Bernardo, 36enne toscana, Alessandro Settepani, 26enne originario del ternano e domiciliato nel perugino, Sergio Maria Stefani, 30enne romano, Katia Di Stefano, 29enne anche essa toscana ma dimorante a Roma, Giuseppe Lo Turco, 23enne, catanese domiciliato a Genova, Gabriel Pombo Da Silva, 44enne spagnolo attualmente detenuto in Germania, Marco Camenisch, 60enne svizzero detenuto nel Paese elvetico, Paola Francesca Iozzi, 31enne marchigiana domiciliata a Perugia e Giulia Marziale, 34enne abruzzese domiciliata a Terni.
Sono indagati altri 24 anarco-insurrezionalisti tra cui 6 greci della Cospirazione delle Cellule di Fuoco, già detenuti.
 
I precedenti
L´indagine trae origine da una precedente attività condotta dal Ros con la Procura di Perugia nel 2009, denominata ´Shadow´, che aveva portato, tra l´altro, all´arresto degli stessi Stefani e Settepani per un tentativo di sabotaggio sulla linea ferroviaria Orte-Ancona. Il processo è attualmente in corso davanti alla Corte d´Assise di Perugia, dove 8 militanti anarchici sono imputati di associazione con finalità di terrorismo di cui all´art. 270 bis del codice penale.
Sempre il ROS e la Procura di Perugia avevano disarticolato un´altra cellula insurrezionalista, denominata COOP/FAI, i cui responsabili sono stati condannati per associazione con finalità di terrorismo e di eversione lo scorso 11 maggio 2011 dalla Corte d´Assisi di Terni.
Federazione Anarchica Informale, nata nel 2003 dall´unione di quattro cellule insurrezionaliste (“F.A.I.-Solidarietà Internazionale”, “F.A.I.-Cooperativa Artigiana Fuoco e Affini (occasionalmente spettacolare)”, “F.A.I.-Brigata 20 luglio”, “F.A.I.-Cellule contro il Capitale, il Carcere, i suoi Carcerieri e le sue Celle”), dal 2009 aveva rilanciato “l´offensiva rivoluzionaria” con gli attentati all´Università Bocconi di Milano e al CIE (Centro di Identificazione ed Espulsione) di Gradisca d´Isonzo (GO). Ultimi, in ordine di tempo, i plichi esplosivi contro il direttore di Equitalia a Roma Marco Cuccagna (9 dicembre 2011), quello contro la Deutsche Bank di Francoforte (07 dicembre 2011) e l´Ambasciata greca di Parigi (12 dicembre 2011).
Infine, il ferimento dell´amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi(7 maggio 2012), aveva segnato il salto di qualità, auspicato da tempo nei proclami e nelle rivendicazioni degli attentati e nel dibattito interno tra le diverse componenti insurrezionaliste.
“La pericolosità della FAI – secondo le risultanze delle indagini – è rappresentata soprattutto dalla sua dimensione internazionale, grazie al collegamento ideologico ed operativo con altre realtà anarco-insurrezionaliste, in particolar modo greche, cilene e messicane; ma adesioni al nuovo cartello internazionale FAI/Fronte Rivoluzionario Internazionale sono giunte anche da Gran Bretagna, Russia, Indonesia e da tanti altri Paesi dove sono stati compiuti attentati con il logo FAI”.
 
Le accuse
Gli arrestati devono rispondere del reato di associazione con finalità di terrorismo e di eversione dell´ordine democratico, per aver costituito e diretto la “F.A.I./F.R.I.”, partecipando alle sue attività eversive. Le accuse contemplano infatti l´ideazione e l´organizzazione delle campagne terroristiche “Eat The Rich” culminata negli attentati dinamitardi rivendicati dalle “Sorelle in Armi/Nucleo Mauricio Morales/FAI” il 15.12.2009 (plico esplosivo presso il “C.I.E.” di Gradisca d´Isonzo (GO) e il 16.12.2009 (ordigno esplosivo all´”Università Bocconi” di Milano), e quella concernente gli attentati dinamitardi rivendicati dalla “Cellula Free Eat e Billy FAI/FRI” (7, 9 e 12 dicembre 2011 alla Deutsche Bank di Francoforte, all´Equitalia di Roma e all´Ambasciata greca di Parigi), frutto della complessiva progettualità eversiva organizzata ed attuata dall´associazione in parola. Inoltre sono accusati dell´elaborazione e divulgazione, attraverso i web blogs culmine, Iconoclasta e Parolearmate, di documenti e comunicati con cui si istiga alla commissione dei delitti. Con queste forme di comunicazione gli arrestati assicuravano anche il collegamento e il coordinamento operativo tra le varie “cellule” della “F.A.I./F.R.I.”. Nel corso delle indagini sono emerse infine varie azioni di danneggiamento avvenute in Perugia nell´aprile del 2011.
 
Le indagini
Condotte con tradizionali attività di intercettazione telefonica, ambientale, telematica e, soprattutto, di osservazione e di pedinamento, hanno documentato i contatti operativi tra i principali esponenti in Italia ed all´estero per elaborare i documenti ideologici, ma anche le rivendicazioni degli attentati, indicando quali dovessero essere gli obiettivi e le motivazioni.



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