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Prende il via l’esercitazione Mare Aperto. L’Italia e il Mediterraneo allargato

Per più di tre settimane più di 4mila militari e 45 tra navi e sottomarini saranno coinvolti nel Mediterraneo allargato nella seconda edizione annuale dell’esercitazione Mare Aperto. Rivolgendo particolare attenzione alla protezione degli interessi nazionali, alla sorveglianza delle aree strategiche, alla vigilanza marittima degli obiettivi sensibili e alla salvaguardia della libertà di navigazione nell’alto mare

Dalle coste del Tirreno a quelle dell’Adriatico, passando per lo Ionio e il Canale di Sicilia, ha preso il via la seconda edizione annuale dell’esercitazione Mare Aperto che proseguirà fino al 27 ottobre. Si tratta del più grande evento addestrativo della Marina militare. A prender parte alle manovre vi saranno le forze di ben 5 diversi Paesi alleati dell’Alleanza Atlantica tra navi, sottomarini, velivoli, elicotteri, oltre ai reparti anfibi della brigata Marina San Marco, gli incursori e subacquei del Comsubin. Saranno circa 4mila i militari impegnati per mare, per aria e per terra nel corso delle operazioni, affiancati da 45 unità tra navi e sottomarini. Un complesso e articolato contesto addestrativo, sviluppato anche nelle dimensioni innovative e sempre più cruciali dello spazio e della cyber-security.

L’esercitazione

In continuità con la precedente edizione del 2022, l’operazione è stata organizzata dalla Marina militare italiana e coordinata dal Comando in capo della Squadra navale, imbarcato sulla portaerei Cavour. L’obiettivo di Mare Aperto è stato quello di testare e migliorare i livelli di prontezza e la capacità di agire insieme tra diversi assetti delle Forze armate del nostro Paese e delle Nazioni alleate. Gli equipaggi si addestreranno in uno scenario realistico che copre l’intero spettro di possibili interventi nei quali è richiesto il ricorso allo strumento aeronavale. Le forze in campo – sotto la guida degli staff delle diverse divisioni navali, della brigata Marina San Marco e dei Comandi delle componenti specialistiche della Marina – si cimenteranno in attività di combattimento ad alta intensità, lotta contro minacce convenzionali e asimmetriche, raid su siti costieri d’interesse, sicurezza marittima, controllo e bonifica dei fondali, prevenzione e contrasto di traffici illeciti.

Dimensione aerea e anfibia

Anche questa edizione dell’esercitazione Mare Aperto vedrà l’integrazione di una compagnia di lagunari dell’Esercito italiano nella forza da sbarco, di cui fanno parte anche i fucilieri della brigata Marina San Marco, nonché la partecipazione di vari velivoli dell’Aeronautica militare, tra cui gli F-35 nelle versioni A e B e il caccia Eurofighter. Proprio la versione B del caccia F-35, fabbricato dalla statunitense Lockheed Martin, è la stessa in dotazione alle forze aeree della Marina e opererà in stretta sinergia con altri velivoli militari che prenderanno parte alle manovre. Con lo scopo di sviluppare una capacità nazionale di proiezione aerea interforze, sia da mare sia da aeroporti dotati di piste corte o che dispongano di capacità di supporto tecnico e operativo limitato.

A bordo anche gli studenti

Come di consueto, sulle navi della Marina militare, nel corso delle operazioni saranno presenti anche 50 studenti provenienti da 13 atenei diversi, oltre ai rappresentanti del Centro studi internazionali, del Centro di geopolitica e strategia marittima (Cesmar) e del Corpo delle infermiere volontarie della Croce Rossa italiana. Il coinvolgimento degli studenti, integrati in funzione del percorso di studi negli staff imbarcati sulle unità della Squadra navale, è fondamentale nel più ampio quadro del rafforzamento dei legami esistenti con gli atenei. Un connubio, strategico e innovativo, tra operatività e cultura della Difesa.

(Foto: Marina militare)

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