Skip to main content

Ucraina, perché l’Arabia Saudita invia un maxi aiuto umanitario

Recuperare con Emirati Arabi Uniti e Qatar, allentare la collera statunitense. L’Arabia Saudita annuncia un aiuto umanitario da 400 milioni di dollari per l’Ucraina

L’Arabia Saudita ha annunciato oggi, sabato 15 ottobre, l’intenzione di fornire 400 milioni di dollari in aiuti umanitari all’UcrainaÈ il follow up della conversazione che il principe ereditario Mohammed bin Salman ha avuto con il presidente ucraino, Volodymyr Zelenskiy, nella serata di ieri.

Il saudita ha espresso la disponibilità del regno a continuare gli sforzi di mediazione e a sostenere tutto ciò che contribuisce alla de-escalation, scrive un readout del ministero degli Esteri di Riad. L’ucraino ha espresso il proprio compiacimento per il voto di Riad a favore della risoluzione promossa dall’Assemblea generale delle Nazioni Uniti per condannare l’attacco russo contro obiettivi civili ucraini di lunedì 10 ottobre.

La mossa saudita era per certi versi necessaria. Nei giorni scorsi prima il presidente emiratino, Mohammed bin Zayed, poi l’emiro del Qatar, Tamim bin Hamad Al Thani, hanno incontrato Vladimir Putin dimostrando di essere attivi nella crisi. Il ruolo che questi Paesi stanno svolgendo è relativo per ora, cercano un colloquio indirizzato verso la pacificazione, anche se non hanno ancora le qualità diplomatiche per poter costruire conferenze e negoziati. Si muovono sfruttando spazi di contatto, tutelando i propri interessi e cercando di consolidare il proprio standing internazionale.

Per Riad, oltre alla volontà di recuperare terreno sui cugini di Doha e Abu Dhabi (perché bin Salman non vuole essere da meno), c’è anche la necessità di farsi vedere proattivo per alleggerire la lite pubblica con Washington. Gli Stati Uniti non hanno affatto gradito la decisione dell’Opec+ di tagliare le produzioni di petrolio, perché la considerano un favore alla Russia. Incolpano della mossa i sauditi, che adesso cercano in qualche modo di recuperare con un maxi aiuto umanitario (col quale possono bilanciare il coinvolgimento davanti a Mosca e tenere adeguato il livello di impegno per Washington).



×

Iscriviti alla newsletter