Skip to main content

Dall’Ucraina al Mediterraneo. I possibili temi dell’incontro Meloni-Stoltenberg

Previsto per domani l’incontro tra il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il ministro della Difesa, Guido Crosetto. Tanti i temi che dovranno essere discussi al vertice, dalla guerra in Ucraina all’attenzione per il fianco sud, passando per le incognite della Difesa europea

La visita in Italia del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in occasione della conferenza dell’Alleanza sulla difesa cibernetica, sarà anche l’opportunità per incontrare a Roma il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il ministro della Difesa, Guido Crosetto. L’incontro, il primo del numero uno della Nato con il nuovo esecutivo, potrà essere un momento importante per discutere delle priorità dell’Alleanza e, soprattutto, del posizionamento del nostro Paese all’interno del Patto atlantico.

La questione ucraina

Tanti i dossier aperti, a partire dalla guerra in Ucraina, dov’è rivolta in questo momento tutta l’attenzione dell’Alleanza. La Russia è tornata a essere l’avversario principale della Nato, e l’Italia ha finora partecipato a pieno allo sforzo per potenziare la sicurezza e la deterrenza del fianco orientale, assumendo anche il comando dell’Enhanced Vigilance Activity Battle Group in Bulgaria. Accanto al rafforzamento del dispositivo militare, importante anche il ruolo del nostro Paese nella fornitura di materiale militare a Kiev, con il ministro Crosetto che ha di recente confermato la ferma volontà del Governo italiano di proseguire ad aiutare l’Ucraina.

Il legame Roma-Washington

Nel frattempo il nuovo governo, e in particolare il ministro della Difesa, hanno ottenuto l’importante apprezzamento da parte degli Stati Uniti, con Crosetto che nel corso della sua telefonata con l’omologo statunitense Lloyd J. Austin ha ribadito come l’Italia sia “un alleato fedele sul quali gli Stati Uniti possono contare, oggi più di prima”. Questa vicinanza tra Roma e Washington, una posizione tradizionale del nostro Paese, sicuramente sarà un asset positivo anche per quanto riguarda le relazioni con l’Alleanza Atlantica.

I rapporti con la Difesa Ue

Tra le criticità, infatti, rimane quella della costruzione della Difesa comune europea, la cui natura e le cui relazioni con la Nato devono ancora essere chiarite. La posizione dello scorso esecutivo era chiara, escludendo qualunque forma di “terzietà” con l’Occidente transatlantico, e intendendo la Difesa europea come un pilastro continentale dell’unica sicurezza dello spazio transatlantico. Una posizione che sembra essere mantenuta anche dal nuovo governo, e che vedrà nell’incontro di domani un ulteriore momento di analisi e discussione.

Attenzione al Mediterraneo

Infine, rimane aperta la questione del fianco sud, con le preoccupazioni del nostro Paese che la guerra in Ucraina e l’adesione di Svezia e Finlandia, benché supportate a pieno dal governo, possano spostate l’attenzione della Nato verso il nord e l’est dell’Europa, a scapito dell’importante faglia meridionale del Mare nostrum. L’Italia ha sempre fatto pressione affinché il Patto atlantico rivolgesse le sue attenzioni anche a questo quadrante strategico, evitando di lasciare sguarnita la regione.



×

Iscriviti alla newsletter