L’Aeronautica militare presenta il suo calendario per il 2023, un anno importante che segna il primo secolo di vita quale forza armata autonoma. Dodici immagini che accompagneranno i festeggiamenti dell’anno prossimo, a partire dal compleanno del 28 marzo, e che raccontano mese per mese la storia dell’Arma azzurra
Dodici mesi per raccontare un volo lungo cento anni e già proiettato verso i prossimi cento. È stato questo il tema centrale dell’evento di presentazione del calendario 2023 dell’Arma azzurra. Un anno particolare per la Forza armata, che festeggerà il 28 marzo dell’anno prossimo il suo primo secolo di vita. Quel giorno, infatti, i servizi aeronautici precedentemente inquadrati nelle altre forze armate ottennero la loro autonomia, con la denominazione di Regia aeronautica. Da allora, le forze aeree del nostro Paese sono state protagoniste di tutti i principali eventi del nostro Paese, dalla terribile prova della Seconda guerra mondiale, fino alle operazioni di Air policing dei cieli della Nato. “Una squadra vincente e leader in Europa e nel mondo, e lo dimostra tutti i giorni con orgoglio e voglia di far vedere quello che è l’Italia” ha raccontato il capo di Stato maggiore dell’Aeronautica militare, generale Luca Goretti, nel corso dell’evento, “una squadra fatta di uomini e di donne che operano in silenzio, con passione, e talvolta – purtroppo – perdendo la vita, e di questo non dobbiamo mai dimenticarcene”.
Un volo lungo cento anni
Dodici tavole che raccontano ciascuna un decennio di vita dell’Arma azzurra, fino alla conquista dello spazio e la proiezione verso il futuro. Protagonisti, naturalmente, gli aerei dell’Aeronautica, dagli Idrovolanti S.55 delle Crociere Atlantiche all’M-39 della Coppa Schneider; dal primo velivolo jet DH-100 Vampire al F-104, passando per l’F.84, il Fiat G.91 ed il Tornado; dal Br.1150 Atlantic al C-130H, il gigante dell’aria che ha consentito alla Forza armata di proiettare il potere aerospaziale dalle aree desertiche dell’Africa fino ai ghiacci dell’Antartide. fino ad arrivare all’Eurofighter e all’F-35, passando per gli aeromobili a pilotaggio remoto Predator. Presenti naturalmente anche gli elicotteri, dall’HH-3F agli AB-212 che mese dopo mese si alternano sulle pagine del Calendario. Come ricordato dal generale Goretti, “possono cambiare i mezzi e le persone, ma quello che conta è la passione, una cosa che rimane viva da cento anni, e sono convinto che anche per i prossimi cento questa sarà la base per una squadra vincente”.
Proiettati verso il futuro
A chiusura della carrellata, gli assetti che porteranno l’Aeronautica militare verso il futuro come il Future combat air system l’Fcas ed il Future vertical lift, velivoli ad ala fissa e ad ala rotante che rappresentano le generazioni future degli assetti dell’Arma Azzurra. Con un secolo di storia sulle ali, l’Arma azzurra è però ben proiettata alle sfide del futuro. “Noi dobbiamo puntare su piattaforme altamente connesse, perché chi possiede i dati, possiede la forza per garantire il dominio aereo” ha spiegato ancora il generale Goretti intervenendo sulle tecnologie del futuro: “la proiettabilità, il Tempest e la tecnologia plurimotore X2 daranno un’accelerazione alla nostra forza armata nel segno della connettività”.
Collaborazioni con industria e istituzioni
Per fare questo sarà importante il sostegno delle istituzioni, come ricordato dal sottosegretario alla Difesa, Matteo Perego di Cremnago: “il supporto politico ci sarà, perché ce lo chiedono le prossime generazioni, i nostri nipoti che festeggeranno i duecento anni dell’Aeronautica”. Importante anche la collaborazione con l’industria, presente all’evento con la partecipazione di Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo; Lorenzo Mariani, managing director di Mbda Italia; Lorenzo Benigni, vice presidente senior per le relazioni governative e istituzionali del gruppo Elettronica e Pierfederico Scarpa, vice presidente senior Strategy, marketing and sales di Avio Aero. Come raccontato sempre dal generale Goretti, “dal 1923 a oggi, la forza dell’Aeronautica è stata quella di guardare avanti, di non fermarsi mai”.