La cestista americana, arrestata a febbraio a Mosca per detenzione di sostanze stupefacenti, è stata liberata in cambio del trafficante di armi Viktor Bout. Resta in Russia, invece, il marine accusato di spionaggio Paul Whelan, ma “non demordiamo. Non lo faremo mai”, ha assicurato il presidente Usa
“Moments ago I spoke to Brittney Griner. She is safe. She is on a plane. She is on her way home”. Due foto e poche parole per dare l’annuncio della liberazione di Brittney Griner, cestista americana e star dei Phoenix Mercury (Wnba) condivise sui social dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Griner sta bene e sta tornando a casa, dopo essere stata arrestata a febbraio, in Russia. La sua liberazione è avvenuta nell’ambito di uno scambio di prigionieri, ha fatto sapere sempre la Casa Bianca.
LO SCAMBIO DI PRIGIONIERI
“È un giorno che aspettavamo da molto tempo”, ha detto il presidente Usa intervenendo alla Casa Bianca, spiegando lo scambio di prigionieri di alto livello che ha portato alla liberazione della cestista. In cambio gli Stati Uniti hanno rilasciato il noto trafficante d’armi russo Viktor Bout. Biden ha voluto ringraziare il “duro lavoro dei miei funzionari, che hanno lavorato incessantemente” e “gli Emirati, che hanno contribuito al ritorno” di Griner. Il ministero degli Esteri russo, nel confermare lo scambio di prigionieri ha riferito in una dichiarazione riportata dalle agenzie di stampa russe che lo scambio è avvenuto ad Abu-Dhabi e che Bout è stato riportato a casa in aereo.
IL PRIGIONIERO MANCANTE
I negoziati in corso fra Stati Uniti e Russia per uno scambio di prigionieri includevano però anche l’ex marine americano Paul Whelan che invece, come ha confermato il suo avvocato in seguito all’annuncio della liberazione di Brittney Griner, è ancora in carcere in Russia. Ma le trattative per il suo rilascio proseguono, ha aggiunto. Whelan è stato condannato a 16 anni di carcere in Russia nel 2020 per spionaggio.
E la famiglia di Whelan ha fatto sapere di essere devastata per la mancata liberazione del familiare. “Posso perfino immaginarmi come si sentirà Paul quando lo verrà a sapere”, ha scritto il fratello di Paul, David Whelan. “Paul si è impegnato così duramente per sopravvivere già quasi quattro anni a questa ingiustizia. Le sue speranze erano cresciute quando aveva saputo che il governo americano stava facendo passi concreti per il suo rilascio. Si chiedeva dove sarebbe andato a vivere una volta tornato. E ora cosa? Come continuerà a sopravvivere, giorno dopo giorno, quando sai che il tuo governo non è riuscito per due volte a liberarti da una prigione straniera?”.
NESSUNA POSSIBILITÀ DI SCELTA
Una importante fonte governativa americana ha però fatto sapere che un funzionario statunitense ha avuto oggi un “lungo colloquio” con l’ex Marine Paul Whelan. La fonte ha precisato che la Russia “ha respinto tutte le nostre proposte per il suo rilascio”. La stessa fonte ha aggiunto che Mosca non ha dato agli Usa la possibilità di scegliere chi riportare a casa fra la cestista Brittney Griner e Whelan: “La scelta era fra riportare Griner o non riportare nessuno”. Lo stesso Biden ha poi confermato, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta alla Casa Bianca, che Washington continuerà a negoziare per la liberazione di Whelan: “Per ragioni non spiegabili, la Russia tratta il caso di Whelan in modo diverso. Ma non demordiamo. Non lo faremo mai”, ha assicurato il presidente Usa.
L’ARRESTO DI GRINER
Griner, invece, era stata arrestata nel febbraio del 2022, perché trovata in possesso di olio di cannabis per motivi medici, quando si trovava all’aeroporto della capitale russa, Mosca. Condannata poi a nove anni in una colonia penale per avere introdotto droghe illegali in Russia, era stata trasferita per scontare la sua pena lo scorso ottobre (qui tutti i dettagli).
(Foto: Biden parla al telefono con Griner)