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Escalation in Corea? Droni del Nord violano lo spazio aereo del Sud

Il rischio di escalation nella Penisola coreana cresce. Pyongyang continua le provocazioni, Seul risponde monitorando le attività di Kim

Secondo Chad O’Carroll, giornalista esperto di Penisola coreana basato a Seul e fondatore del sito specializzato NKNews, c’è il rischio che col procedere delle cose su questo percorso, si innescheranno forme di tit-for-tat militari che potrebbero anche provocare perdite di vite umane in Corea del Nord come in Corea del Sud. Questa affermazione è frutto di un aumento delle attività del Nord, con risposte dal Sud, che rischia di avviarsi verso una escalation. Test missilistici, esercitazioni, provocazioni.

Nell’ultimo scambio, oggi (lunedì 26 dicembre), l’esercito della Corea del Sud ha sparato colpi di avvertimento, ha fatto decollare jet ed elicotteri da combattimento e ha fatto volare mezzi di sorveglianza attraverso il confine fortificato con la Corea del Nord, dopo che droni nordcoreani hanno violato lo spazio aereo di Seul per la prima volta in cinque anni — quando funzionari militari sudcoreani dissero all’epoca che un drone, dotato di una fotocamera prodotta da Sony, aveva fotografato un sistema di difesa missilistico statunitense in Corea del Sud.

L’esercito sudcoreano ha individuato cinque droni nordcoreani che hanno attraversato il confine, di cui uno si è spinto fino alla parte settentrionale della capitale sudcoreana, a circa un’ora di distanza, ha dichiarato lo Stato Maggiore della Corea del Sud, il quale  sottolinea che non ci sono stati danni ai civili provocati nel tentativo di abbattere i mezzi di Kim Jong-un.

Uno dei jet da combattimento sudcoreani che sono stati fatti decollare oggi, un aereo da attacco leggero KA-1, si è schiantato durante il decollo, ma i suoi due piloti si sono entrambi espulsi in sicurezza. I funzionari della difesa di Seul hanno dichiarato di aver chiesto agli aeroporti civili di Seul e delle zone limitrofe di sospendere temporaneamente i decolli.

La Corea del Sud ha anche inviato mezzi di sorveglianza vicino e oltre il confine per fotografare le strutture militari chiave della Corea del Nord come forma di risposta contro i voli dei droni nordcoreani,. Non sono stati forniti dettagli, ma secondo alcuni osservatori è probabile che anche la Corea del Sud abbia fatto volare velivoli senza pilota all’interno del territorio nordcoreano.

La conferma pubblica sudcoreana di qualsiasi attività di ricognizione all’interno del territorio nordcoreano è molto insolita e probabilmente riflette la volontà del governo conservatore guidato dal presidente Yoon Suk Yeol di essere duro nei confronti delle provocazioni nordcoreane, fa notare l’Associated Press. Ora Pyongyang potrebbe alzare di un po’ l’asticella e rispondere con una retorica più accesa, test di armi o altre provocazioni.

La Corea del Nord ha già pubblicizzato il suo programma di droni e i funzionari sudcoreani hanno affermato che il Nord possiede circa 300 di questi generi di mezzi. Nel 2014, a sud del confine, sono stati trovati diversi sospetti droni nordcoreani equipaggiati con telecamere di fabbricazione giapponese. Anche in questo caso si ripropone un problema sulla componentistica: come per l’Iran, ci sono pezzi prodotti da aziende che applicano l’embargo al Nord perché entrano grazie alle potenzialità dual-use.

Gli esperti hanno detto che si trattava di apparecchi a bassa tecnologia, ma che potevano essere considerati una potenziale minaccia per la sicurezza.
La Corea del Nord ha pubblicato foto a bassa risoluzione di città sudcoreane viste dallo spazio, ma alcuni esperti sudcoreani hanno affermato che le immagini erano troppo rozze per scopi di sorveglianza. Tali valutazioni hanno fatto infuriare la Corea del Nord e la potente sorella di Kim, Kim Yo Jong, ha pronunciato una serie di termini derisori per insultare esperti sudcoreani non identificati ed esprimere la sua rabbia.

Questa settimana la Corea del Nord terrà un’importante conferenza del Partito dei Lavoratori al potere per rivedere le politiche passate e stabilire gli obiettivi politici. Secondo alcuni esperti, durante la riunione la Corea del Nord probabilmente riaffermerà la sua spinta a rafforzare gli arsenali nucleari e missilistici per far fronte a quelle che definisce politiche ostili degli Stati Uniti, come le sanzioni internazionali guidate dagli Stati Uniti e il regolare addestramento militare con la Corea del Sud.

Pyongyang potrebbe usare la sua capacità nucleare potenziata come merce di scambio per ottenere il riconoscimento internazionale come Stato nucleare legittimo, l’allentamento delle sanzioni internazionali e altre concessioni.

All’inizio di questo mese, la Corea del Nord ha affermato di aver effettuato importanti test necessari per acquisire il suo primo satellite spia e un missile balistico intercontinentale più mobile in grado di raggiungere la terraferma statunitense. Si tratta di sistemi di armamento ad alta tecnologia che il leader ha promesso di introdurre insieme a testate multiple, missili nucleari lanciati sott’acqua, sottomarini a propulsione nucleare e missili ipersonici.

Pochi giorni fa, Pyongyang ha lanciato altri due missili balistici a corto raggio, nell’ultimo dei suoi numerosi test di armi di quest’anno. I lanci — di venerdì 23 dicembre — sono stati visti come una protesta contro le esercitazioni aeree congiunte tra Corea del Sud e Stati Uniti, che la Corea del Nord considera come un problema esistenziale, in quanto lo crede una prova di invasione.

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