La scomparsa di Antoine Bernheim è motivo di cordoglio e di rimpianto per le tante persone che lo hanno conosciuto, che si sono avvalsi di un suo consiglio, della sua saggezza e, soprattutto, della sua straordinaria esperienza economico-finanziaria, perché era una delle figure centrali sia del capitalismo francese che internazionale.
Antoine è stato per me un grande e leale amico; un Maestro e un compagno di vita. Ne ho ammirato, in modo particolare, l’alta professionalità con cui ha guidato le Generali per ben 37 anni, attraverso un’etica come responsabilità pubblica dell’agire. Un ideale dal quale non si allontanava mai. Con il rigore cui solo era capace.
Purtroppo l’amico Antoine da tempo non appariva in pubblico perché, dopo la morte dell’amato figlio, a luglio dello scorso anno, le sue condizioni di salute si erano ulteriormente aggravate.
Oggi, in questo triste e doloroso momento, mi vengono alla mente gli incontri periodici a Parigi, a Roma e Trieste: i nostri erano colloqui sereni e ricchi di quell’umanità e di quella visione aperta ai problemi della politica, dell’economia e della società. Descrivere quei momenti non è certamente facile, soprattutto quando si vuole ricordare un grande Amico, con il quale ho condiviso anche lunghi percorsi umani, densi d’alto significato.
Tanti sono i ricordi che mi legano all’amico Antoine: sono momenti che mi toccano profondamente e che sempre mi accompagneranno nella vita, perché hanno rappresentato un punto di riferimento forte e saldo dell’amicizia.
Quella vera! Simbolo di onestà intellettuale e di estrema coerenza.
Spero che, alla luce dell’Esempio di uomini della statura di Antoine – geniale per acume e profondità di pensiero, esemplare per impegno e dirittura morale – le persone sappiano ritrovare i propri valori attraverso un serio e rigoroso impegno nell’apprendimento, via maestra per superare la grave crisi della società odierna.
Con questi sentimenti, mi unisco al dolore della figlia, Principessa Martine Bernheim Orsini, nel ricordo di un amico, di un coraggioso banchiere delle Generali, di un manager appassionato e di un vero protagonista della storia finanziaria europea e mondiale.
Oggi in tanti parlano della pratica del governo del fare, ieri Antoine parlava poco e faceva il reale fare sistema e gioco di squadra. E con questo suo agire anche il bene pubblico.
Antoine, ci mancherai.
Giancarlo Elia Valori
Presidente della Centrale finanziaria generale