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Mine antiuomo a Kyiv? Così Crosetto risponde alle accuse di Mosca

Le parole della portavoce della diplomazia russa “sono completamente false, infondate e gravemente denigratorie dell’onore del nostro Paese”, ha dichiarato il ministro della Difesa

Le dichiarazioni di Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, secondo cui l’Italia avrebbe fornito mine antiuomo all’Ucraina sono “completamente false, infondate e gravemente denigratorie dell’onore del nostro Paese”. Lo ha detto Guido Crosetto, ministro della Difesa. “L’Italia non produce mine antiuomo e non le fornisce a nessun Paese al Mondo, Ucraina compresa”, ha aggiunto. Inoltre, ha sottolineato che l’Italia ha firmato il Trattato di Messa al Bando delle Mine antiuomo (Trattato di Ottawa) il 3 dicembre 1997 ed è divenuta Stato parte del Trattato stesso il 1° Ottobre 1999.

Per la portavoce del ministero degli Esteri della Russia l’Italia non può svolgere il ruolo di garante in un’eventuale trattativa di pace con l’Ucraina perché “è di parte e non sarebbe un’intermediaria onesta. È noto che Roma fornisce mine antiuomo a Kyiv“, ha dichiarato ieri la fedelissima del presidente Vladimir Putin.

Già nelle settimane e nei mesi passati aveva attaccato l’Italia per il suo sostegno all’Ucraina. Quando cadde il governo presieduto da Mario Draghi non perse l’occasione di festeggiare e augurarsi che “per gli italiani un nuovo governo non asservito agli interessi degli americani” pur assicurando che la crisi di governo era “un affare interno” e di “non voler interferire” nelle elezioni di fine settembre. Salvo poi dichiarare, pochi giorni prima del voto, che il piano di contenimento dei consumi di gas naturale firmato da Roberto Cingolani, allora ministro della Transizione ecologica, “è chiaro che venga imposto a Roma da Bruxelles (che, a sua volta, agisce su ordine di Washington), ma alla fine sarà il popolo italiano a soffrirne”.


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