Pdl all’attacco, venti di crisi, apre il Corriere della Sera. L’«agibilità politica» del leader è sempre più un problema per il Pdl. Per evitargli la decadenza da senatore si tira in ballo la Consulta. Risultato: venti di crisi sul governo. Letta rassicura i suoi: l’ex premier non staccherà la spina. E nel suo corsivo Antonio Polito tira in ballo “Il Cavaliere, Craxi e il discorso da evitare”. Osservando come “se davvero Silvio Berlusconi pronuncerà il suo gran discorso contro i giudici al Senato, prima del voto che potrebbe espellerlo dal Parlamento, allora l’impressionante analogia tra la fine della Prima Repubblica e la crisi della Seconda sarà completa”. Sul caso egiziano spicca l’editoriale di Angelo Panebianco su “un’assenza ingombrante”, il vuoto della politica.
Entra a gamba tesa Il Fatto Quotidiano: B. va alla guerra totale. Pressioni, minacce, dossier. Il condannato insiste: “Non mollo, il capo del centrodestra resto io”. Manda Schifani al Meeting di Cl a dire che Napolitano deve fare di più. Fa sapere che la sua espulsione dal Parlamento farebbe esplodere il governo. E prepara il fango per screditare i nemici. Il leader del Pdl teme che la parte governativa del suo partito possa mollarlo per sostenere Letta. Allo studio manovre per disinnescare gli effetti della legge Severino. Parola d’ordine: trovare una soluzione prima del 9 settembre. Intervista al senatore Felice Casson: “Il Senato voterà la decadenza”. A centropagina spicca “Un giorno di paura”: per quasi 10 ore, caccia all’uomo per il presunto rapimento di due gemelli a Roma. Ma in tarda serata la buona notizia: erano al mare con un amico di famiglia.
Il Foglio sceglie il fioretto e titola: “Che cosa pensare, che cosa fare”. Rompere con i legulei faziosi è nella natura delle cose. Chi nega la questione giustizia e il caso Berlusconi è un sepolcro imbiancato. Eppure oggi la forza del Cav. è la sua indispensabilità. In evidenza “l’autonomia a Berlino”: quella consapevolezza tutta tedesca di fare meglio senza Bruxelles. Passate le elezioni, Merkel discuterà dell’efficacia delle istituzioni comunitarie. Intanto vuole superarle. Cosa vuol dire “più Europa”?. E sull’altra sponda del Tevere “Curia d’agosto”: il Papa senza ferie ha già pronta la grande riforma. I cardinali Ouellet e Gracias anticipano le novità. Primi piccoli amoveatur.
Ancora sulla giustizia la prima pagina de Il Giornale, con: Così parlava il giudice Esposito. «Se becco Berlusconi gli faccio un mazzo…». Spunta un’altra imbarazzante cena (con testimoni) in cui il magistrato dichiarava il suo pregiudizio. “Gay a tutti i costi”, in evidenza a centropagina con: “Le lesbo-atlete? Una bufala. Basta un bacio e sei omosex, siamo ossessionati: scambiamo l’affetto per amore saffico. Dimenticando Breznev...”
“Immoral suasion”, attacca Il Manifesto: la sentenza non va applicata. I berlusconiani tornano a bussare alla porta del Quirinale, chiedono al capo dello stato il salvacondotto per il leader condannato, che su Facebook assicura: «Non me ne andrò». Letta traballa e rilancia le larghe intese al Meeting di Comunione e liberazione. Nel Pd è scontro sulla legge elettorale. E Norma Rangeri nel suo fondo mette l’accento sulla “comunione di Letta”. L’ultimatum del Pdl, apre il Mattino di Napoli, con due editoriali a supporto: Massimo Adinolfi sui democratici separati in casa e divisi su tutto; e Oscar Giannino che indica la via per non far morire l’Europa: più investimenti e più credito.
Letta sicuro: «È un bluff vado avanti», dà conto il Messaggero nel retroscena firmato da Marco Conti, mentre sulla decadenza del Cav. ora si punta tutto sull’inapplicabilità. “Berlusconi: sono il capo, non mollo“, apre Repubblica, con i dettagli di Francesco Bei sulla strategia di qui a due settimane. “Silvio prepara la rottura: vado in tv, poi si vota”. Solo tre mesi di tempo per l’esame europeo, certifica nel suo fondo Federico Fubini, mentre Stefano Rodotà mette l’accento sul senso del vuoto, precarietà costituzionale e assenza di politica. E a centropagina la morte al Cie di Crotone: rivolta degli immigrati e ministro Kyenge che chiede di rivedere la Bossi-Fini.
“Tregua di sangue”, apre Avvenire con i Fratelli musulmani che fermano le manifestazioni, ma al Cairo rimane altissima la tensione. L’Unione Europea pronta a bloccare gli aiuti economici. Calma relativa nella capitale dopo gli scontri e i massacri costati la vita a centinaia di civili. Trucidati 25 agenti nell’agguato di un gruppo jihadista nella penisola al confine con Israele e Gaza. Torna in scena l’ex rais e complica ulteriormente lo scenario: entro pochi giorni dovrebbe lasciare la prigione di Tora. L’editoriale di Leonardo Becchetti si concentra sulle istruzioni per l’uso di una fase utile, “Spread giù, politica su”.
Primo giorno di redditometro, com’è andata? Sul Sole 24 Ore i controlli anti-evasione: entrate e intermediari avviano il monitoraggio dei conti correnti. I flussi di denaro all’estero nel mirino degli 007 fiscali. E il redditometro verifica immobili e spese a partire dal 2009. E Alberto Quadro Curzio nel suo editoriale ragiona sulle infrastrutture: perché serve una scorciatoia. Economia anche per Libero: come difendersi dal fisco che spia gli ultimi 4 anni, c’è l’obbligo di giustificare le spese. Al setaccio acquisti, mutui, Bot, bollette, medicine e rette scolastiche dal 2009 a oggi. Ecco che fare se arrivano i controlli.
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