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Telefonata Meloni-bin Salman. Roma e Riad partner strategici nel Mediterraneo allargato

I due leader di governo hanno discusso di come implementare le strategie che riguardano gli interessi comuni. Si allarga al Golfo l’attività italiana nel Mediterraneo allargato, con il ministro Crosetto negli Emirati e la leadership qatarina presto a Roma

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il primo ministro saudita, l’erede al trono Mohammed bin Salman, hanno esaminato le relazioni bilaterali e le opportunità di cooperazione congiunta tra i due Paesi durante una telefonata oggi pomeriggio.

Il contatto governativo Roma-Riad arriva insieme a un forcing diplomatico italiano con visite e incontri che vanno dal Maghreb al Corno d’Africa, tutte mosse all’interno del Mediterraneo allargato. Regione geopolitica in cui l’Italia proietta i propri interessi internazionali e che include il Golfo Persico e la Penisola Araba. Area dove occorre “recuperare, dopo anni in cui si è preferito indietreggiare, il nostro ruolo strategico”, come aveva detto la premier in occasione del discorso di insediamento alla Camera.

L’Italia “è fortemente interessata alla stabilità in Medio Oriente e all’ulteriore cooperazione in materia di sicurezza energetica, investimenti e diritti umani”, scriveva Meloni in una nota di ringraziamento ufficiale alle congratulazioni per la vittoria elettorale fatte a poche ore dal voto dal principe saudita.

La costruzione di una partnership ravvivata con Riad, per Roma può significare anche l’inserimento all’interno di un flusso di attività che riguarda sia le singole capitali europee, quanto l’Ue. Bruxelles ha in costruzione una partnership strategica con la regione basata su nuove consapevolezze reciproche.

Un’occasione irrinunciabile per l’Italia, vista la centralità che Riad, Abu Dhabi, Doha e le altri capitali del Golfo stanno acquisendo nei dossier più disparati, da quelli (noti) della sicurezza energetica a quelli collegati a sviluppo e implementazione delle nuove tecnologie, senza tralasciare il ruolo che questi Paesi hanno nelle dinamiche nordafricane, saheliane e nel Mar Rosso.

Contemporaneamente il ministro della Difesa, Guido Crosetto, è in visita ufficiale negli Emirati Arabi Uniti per una serie di incontri istituzionali, tra cui “un cordiale colloquio, che segue quello telefonico dello scorso mese di novembre, che segna un nuovo corso nei rapporti tra Italia e Emirati Arabi Uniti, improntato a rinnovato vigore e tutela degli interessi reciproci”, come la Difesa definisce il faccia a faccia dell’italiano con l’omologo locale.

Tra i temi al centro del colloquio, la cooperazione bilaterale nei settori della difesa e della sicurezza e la situazione regionale, rafforzando i lineamenti di una “comune visione relativamente alle nuove sfide che caratterizzano lo scenario geostrategico regionale”. Accompagnato dall’imbasciatore Italiano ad Abu Dhabi, Lorenzo Fanara, Crosetto ha avuto un meeting anche con il Ceo di Tawazun Economic Council, agenzia di procurement delle Forze Armate emiratini per la definizione di obiettivi strategici di lungo periodo.

Il combinato Italia-Golfo continuerà nelle prossime settimane con la visita italiana della leadership qatarina. Riad, Abu Dhabi, Doha, tre attori con cui l’Italia progetta un approfondimento delle partnership esistenti.

 

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