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Siae-Meta, salta l’accordo. Facebook e Instagram, ora post e stories senza musica

La holding che possiede Facebook e Instagram non raggiunge l’accordo con Siae. Meta: “Avvieremo la procedura per rimuovere i brani del repertorio Siae all’interno della nostra libreria musicale”. La replica: “Decisione unilaterale incomprensibile”

C’è aria di tempesta sui social. La holding Meta, proprietaria di Facebook e Instagram (oltre che di Whatsapp), riporta la notizia del mancato accordo con Siae. Ciò implica che, d’ora in poi, la musica tutelata dalla Società non potrà più essere utilizzata nei contenuti dei social del gruppo di Mark Zuckerberg. “Purtroppo non siamo riusciti a rinnovare il nostro accordo di licenza con Siae – si legge in una nota di Meta – . La tutela dei diritti d’autore di compositori e artisti è per noi una priorità assoluta e per questo motivo, a partire da oggi, avvieremo la procedura per rimuovere i brani del repertorio Siae all’interno della nostra libreria musicale”. In sostanza non si potranno più corredare post, reel e storie con canzoni registrate presso la Siae.

L’assenza di un accordo avrà, come detto, un impatto sui reels e le stories di Facebook e Instagram e sui feed di Instagram. Su Facebook, i contenuti impattati verranno bloccati. Su Instagram, certi contenuti verranno silenziati, a meno che gli utenti non decidano di sostituire l’audio selezionando una traccia audio disponibile sul catalogo. “Crediamo – ha detto un portavoce della holding Meta – che sia un valore per l’intera industria musicale permettere alle persone di condividere e connettersi sulle nostre piattaforme utilizzando la musica che amano. Abbiamo accordi di licenza in oltre 150 paesi nel mondo e continueremo a impegnarci per raggiungere un accordo con Siae che soddisfi tutte le parti”.

Meta ha rinnovato gli accordi di licenza con partner in Spagna, Francia, Germania, Svezia, Regno Unito e Turchia. Tutti questi accordi si basano sullo stesso modello di compenso e sulle condizioni che sono state proposte a Siae. I brani che non rientrano nel repertorio della società (ad esempio Soundreef) continueranno a essere disponibili nella libreria musicale di Meta.

La replica

Pronta la replica di Siae che rimarca come quella di Meta sia stata una decisione “unilaterale incomprensibile” e che “lascia sconcertati gli autori ed editori italiani”. “A Siae – si legge in un comunicato – viene richiesto di accettare una proposta unilaterale di Meta prescindendo da qualsiasi valutazione trasparente e condivisa dell’effettivo valore del repertorio (…). Colpisce questa decisione, considerata la negoziazione in corso, e comunque la piena disponibilità da parte della società a sottoscrivere a condizioni trasparenti la licenza per il corretto utilizzo dei contenuti tutelati”.



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