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Banca Ifis fa il bilancio. Tra numeri in crescita e impatto sociale

La challenger bank guidata da Ernesto Fürstenberg Fassio è pronta a spingere forte nel sociale, grazie a un progetto da sei milioni e a innovarsi ancora di più. Partendo da un bilancio solido

Una banca punto di riferimento per tutte le piccole e medie imprese italiane che devono affrontare la transizione sostenibile, capace di generare profitto creando valore sociale per comunità e territorio: è l’agenda programmatica che il presidente di Banca Ifis, Ernesto Fürstenberg Fassio, ha presentato a Milano in un dialogo con i giornalisti durante l’evento 40, Next.

A partire dal 2019, anno in cui è stato avviato il passaggio generazionale con il fondatore e attuale presidente onorario, Sebastien Egon Fürstenberg, Fürstenberg Fassio, ha promosso una serie di iniziative che hanno contraddistinto il nuovo corso per la challenger bank. Per esempio, il rinnovamento della squadra manageriale, avvenuto nel 2021, che ha portato alla nomina dell’attuale ceo, Frederik Geertman e il conseguente inserimento di figure di primario valore per guidare lo sviluppo della banca.

Oppure, la presentazione del piano industriale triennale Does che per la prima volta ha integrato il piano di sostenibilità al fianco di obiettivi finanziari precisi, passando per il rinnovamento del cda – per il 54% composto da donne – con profili di grande esperienza e qualità e per il lancio di Kaleidos, il Social Impact Lab che raccoglie le iniziative sociali sui territori in cui opera Banca Ifis e che rappresenta l’interpretazione distintiva della sostenibilità da parte del gruppo.

Per quanto riguarda i risultati ottenuti dal 2019 ad oggi, il 2022 è stato il miglior anno della 40ennale storia di Banca Ifis: l’utile netto industriale è stato pari a 141,1 milioni di euro (+40% rispetto al 2021), al massimo storico, in anticipo di un anno rispetto a quanto previsto dal Piano Industriale per il 2023, mentre il margine di intermediazione ha raggiunto 680,1 milioni di euro. Rivista poi al rialzo la guidance per il 2023, portando l’obiettivo di utile netto a 150 milioni di euro e rafforzati i ratio patrimoniali (CET1 al 15%) senza però intaccare la capacità di generare valore come dimostra il dividend yield al 9,86% che rappresenta il dato più alto tra le banche italiane.

Nelle more, Banca Ifis è a lavoro per il passaggio da un dividendo stabile a progressivo attraverso un’ottica espansiva del pay out ratio. “Il consiglio di amministrazione ha avviato oggi un progetto di revisione delle attuali politiche di dividendo con l’obiettivo di formalizzare una nuova policy che salvaguardi la solidità patrimoniale della Banca e soddisfi le aspettative dei soci di ritorno del proprio investimento, in linea con le best practice italiane ed europee”, ha spiegato Furstenberg Fassio.

Non è tutto. Nei traguardi raggiunti da Banca Ifis c’è anche un piano d’investimento di sei milioni in tre anni per realizzare una serie di iniziative sociali legate ai temi della diversità, inclusione, cultura e sanità. È il citato progetto Social Impact Lab Kaleidos. Nello specifico, per quel che riguarda diversità e inclusione Banca Ifis ha avviato progetti riguardanti i giovani studenti, sia in ambito artistico sia attraverso la promozione delle discipline stem, oltre a programmi di formazione all’interno del carcere di Bollate. A ciò si aggiungono i progetti legati alla salute, in particolare 3 milioni di euro donati per la ricerca di nuove terapie nei tumori maligni del sistema nervoso centrale all’Ospedale pediatrico Bambin Gesù.

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