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La sostenibilità per accendere il futuro. Ecco il messaggio del Festival dell’Asvis

Settima edizione del Festival dello sviluppo sostenibile che si svolgerà dall’8 al 24 maggio. Diciassette giorni, tanti quanti sono gli Obiettivi dello sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, organizzati come ogni anno dall’Asvis, l’Alleanza per lo sviluppo sostenibile, l’associazione che in questi anni è diventata il punto di riferimento per il monitoraggio nel nostro Paese dei 17 Obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite

“La sostenibilità tiene acceso il futuro”. È questo il motivo conduttore della settima edizione del Festival dello sviluppo sostenibile che si svolgerà dall’8 al 24 maggio, organizzato come ogni anno dall’ASviS, l’Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile, l’associazione che in questi anni è diventata il punto di riferimento per il monitoraggio nel nostro Paese dei 17 Obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. La presentazione si è svolta questa mattina a Roma, nella sede della Rai di via Asiago, che è anche uno dei principali partner della manifestazione. Una manifestazione che ha lo scopo di “stimolare il confronto sulle diverse dimensioni della sostenibilità, nonché di promuovere e condividere nuove idee e soluzioni per portare l’Italia su un sentiero di sviluppo sostenibile”.

E non è stato solo una cortese formalità il saluto della padrona di casa, la presidente della Rai Marinella Soldi, che ha voluto ribadire l’impegno costante e continuo dell’azienda di Stato, sempre “sul pezzo”, per un’informazione e una sensibilizzazione sui temi ambientali puntuale e rigorosa rivolta a tutti i cittadini. “La sostenibilità è un concetto trasversale che include tutti i temi ambientali, sociali e di governance – ha aggiunto la Soldi – Nessuno deve rimanere indietro. Per questo la Rai deve mettere al centro della propria strategia editoriale e del proprio impegno quotidiano le giovani generazioni, per avvicinarle sempre più al Servizio Pubblico con proposte editoriali adatte allo loro sensibilità, competenza e ai loro interessi”.

Il festival si svolge nell’arco di 17 giorni, tanti quanti sono gli Obiettivi dello sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. Oltre 800 eventi sparsi su tutto il territorio nazionale, in collaborazione con le amministrazioni locali, una manifestazione “diffusa e inclusiva”, che vuole “coinvolgere e sensibilizzare fasce sempre più ampie della popolazione sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale, promuovere un cambiamento culturale, di comportamenti individuali e collettivi”. E per il quarto anno consecutivo, grazie alla collaborazione con il ministero degli Esteri, aprirà una finestra sul mondo con una serie di eventi organizzati nelle Ambasciate e negli Istituti di Cultura italiani all’estero.

“L’ampia partecipazione e l’entusiasmo dimostrato dalle molte iniziative in cartellone – ha detto Marcella Mallen, presidente dell’ASviS – il convinto sostegno delle istituzioni pubbliche e delle aziende, e l’accoglienza delle amministrazioni delle città che ospitano gli eventi, testimoniano un profondo e vivo interesse della società italiana nei confronti dei temi della sostenibilità e la crescente consapevolezza rispetto alla necessità di mobilitarsi a ogni livello per realizzare gli Obiettivi dell’Agenda 2030”.

Cinque le tappe principali con altrettanti temi dell’Agenda: Napoli, Bologna, Milano, Torino e Roma. Le ha presentate l’attuale direttore scientifico nonché fondatore dell’Alleanza Enrico Giovannini. “Per raggiungere i 17 Obiettivi dell’Agenda 2030 in Italia – ha detto – bisogna fare scelte urgenti da parte del settore pubblico e privato, anche alla luce della modifica degli Articoli 9 e 41 della nostra Costituzione”. A Napoli (8-10 maggio) verranno affrontati gli aspetti sociali dell’agenda, dall’uguaglianza di genere a quella dei territori, per finire con la povertà e la ricchezza educativa con la scuola al centro di “alleanze territoriali”.

La transizione ecologica e la cultura ambientale saranno al centro degli incontri di Bologna (11-13 maggio), con focus sulla neutralità climatica e le future generazioni. La terza tappa, a Milano (15-17 maggio), si occuperà di “crisi geopolitiche, multilateralismo e aiuto allo sviluppo; di imprese e greenwashing; di Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile e delle agende locali. A Torino (18-22 maggio) si parlerà di cultura sostenibile, di “diritti, etica e governance dell’intelligenza artificiale per un futuro sostenibile”; di nuove frontiere della comunicazione. La chiusura sarà a Roma, il 24 maggio, alla Camera dei deputati, dove verrà presentato alle istituzioni nazionali, europee e internazionali tutto quanto emerso nel corso dei tanti appuntamenti del festival e i passi che dovranno essere compiuti per “portare l’Unione europea e l’Italia su un percorso di sviluppo sostenibile dal punto di vista economico, sociale, ambientale e istituzionale”.

Particolarmente intenso il coinvolgimento della Rai. Tra le molte attività si segnala il podcast di Radio Rai “10 notizie dal futuro”, dieci puntate in cui Chiara Giallonardo conduce un immaginario giornale radio del futuro, “descrivendo le conseguenze del non aver adottato scelte coerenti con l’Agenda 2030, seguito da un confronto con Enrico Giovannini e i diversi ospiti che indicano come guidare la transizione” seguendo le “Dieci idee per un’Italia sostenibile”: coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile; disegnare il futuro partendo dal presente; giustizia, trasparenza e responsabilità; Parlamento sostenibile; territori più sostenibile ed equi; impegno per la giusta transizione ecologica; ridurre le disuguaglianze; non lasciare nessuno indietro; approccio integrato alla salute; garantire diritti e pace, rafforzare cooperazione e democrazia.

“Il nostro impegno si realizza su scala locale, nazionale e globale – ha concluso l’altro presidente di ASviS Pierluigi Stefanini – Purtroppo ci muoviamo in un contesto segnato dalla crescente interdipendenza delle crisi ambientali, sociali ed economiche, come quelle derivanti dalla pandemia, dall’aggressione russa all’Ucraina e dalle sempre più evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici. Questioni complesse che richiedono di essere affrontate rapidamente con soluzioni sistemiche e ambiziose, se vogliamo davvero garantire alle generazioni presenti e a quelle future di abitare in un mondo più giusto e sostenibile di quello attuale”.



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