Skip to main content

Il fotovoltaico prende il sole in Turchia

Con una media di 2.640 ore di sole all’anno, la Turchia offre eccellenti condizioni per l’energia solare.
Il Paese recentemente ha fatto un grande passo verso questa direzione inaugurando lo scorso maggio nella città di Burdur, situata nell’area sud-occidentale, il più grande ed efficiente impianto fotovoltaico su tetto della Turchia.

Quando a giugno la compagnia turca Seiso Solar, che ha realizzato il progetto utilizzando 2.120 moduli Panasonic HIT®, ha visto i risultati del progetto commissionato per l’azienda Mercan Mermer si è dimostrata soddisfatta: “Siamo stati assolutamente sorpresi di scoprire che il sistema ha generato un incredibile 96 MWh. Il 19 giugno abbiamo raggiunto 3,77 MWh: questo potrebbe essere un record mondiale!”.

Cosa influenza la prestazione dei moduli

Il sole è quindi una grande risorsa per la Turchia ma allo stesso tempo, il clima secco e caldo può causare abbassamenti di prestazione dei moduli. “La caratteristica della temperatura è stato un elemento importante nella scelta dei moduli, perché l’impianto si trova nel sud del paese dove in estate la temperatura può superare i 45°C”, spiega Karaca a cui il progetto sul tetto dell’azienda Mercan Mermer è stato commissionato da Solimpeks.

I vantaggi per l’azienda

Dal momento che l’impianto da 500 kWp fornirà l’energia necessaria al funzionamento della fabbrica, l’investimento richiede che l’impianto funzioni senza interruzioni per anni. Le celle solari HIT® offrono il massimo delle prestazioni nel minimo spazio, garantito per 25 anni e raggiungono un rendimento del 28% superiore alla media di mercato.
Le nuove normative in fatto di sovrapproduzione di energia elettrica emanate dalla Turchia rendono l’investimento più gratificante del previsto: l’azienda può beneficiare di un ampio rifornimento di energia gratuita, e ottenere un ritorno di circa 0,10 €/kWh per ogni eccesso che viene immessa in rete come ad esempio l’ulteriore 17% generato nel mese di giugno.
I vantaggi per proprietari del sistema si spingono oltre quelli ecologici: resa eccezionale, bassa potenza e benefici fiscali.



×

Iscriviti alla newsletter