Il salone aeronautico di Le Bourget ha visto rafforzare i legami e la cooperazione per la Difesa tra la Francia e l’Italia. Il segretario generale, Luciano Portolano, ha siglato con l’omologo francese Thierry Carlier diversi documenti che rafforzano la partnership transalpina. In precedenza, la visita del ministro della Difesa, Guido Crosetto, era servita a sottolineare l’importanza dell’industria di settore nazionale
Roma e Parigi stringono la cooperazione nel procurement militare e nell’individuazione di possibili programmi di cooperazione. L’occasione è stata la visita del segretario generale della Difesa e direttore nazionale degli armamenti italiano, il generale Luciano Portolano, e il delegato generale della Direzione generale degli armamenti francese, il generale Thierry Carlier, nel corso del Salone aeronautico internazionale in corso in questi giorni a Le Bourget. Oltre alla Roadmap capability relativa alle acquisizioni della Difesa, i due ufficiali hanno anche siglato il memorandum d’intesa relativo all’aggiornamento di mezza vita dei cacciatorpediniere classe Orizzonte (fregate di primo rango classe Horizon secondo la nomenclatura transalpina), che prevede l’ammodernamento delle stesse a cura della joint venture Naviris.
Gli accordi di Le Bourget
L’obiettivo dell’incontro è stato anche quello di promuovere e consolidare ulteriormente i rapporti tra i due Paesi inerenti alla cooperazione bilaterale nel settore del procurement e dare impulso allo sviluppo sinergico di capacità tecnologiche e industriali strategiche attraverso programmi internazionali. Traguardi che, tra l’altro, discendono da quanto previsto nel trattato del Quirinale, firmato nel 2020 dal presidente del Consiglio italiano e dal presidente della Repubblica francese, che individua i programmi di possibile cooperazione tra le parti per intensificare il dialogo nei settori tecnico e operativo della difesa e sviluppare la cooperazione nel settore dell’accrescimento di capacità d’interesse comune. Inoltre, esso prevede anche l’impegno a rafforzare la cooperazione tra le rispettive industrie di difesa e sicurezza, promuovendo delle alleanze strutturali, e rafforzando la collaborazione nel settore spaziale, al fine di migliorare le capacità di operare congiuntamente nello spazio.
La cooperazione di Difesa
La sigla dei documenti segue la visita al salone aeronautico del ministro della Difesa, Guido Crosetto, conclusa con l’incontro con il presidente Emmanuel Macron. L’occasione è servita anche a fare un punto insieme a diversi omologhi europei sui principali punti di sviluppo per fronteggiare congiuntamente le sfide del presente e del futuro, e riflettere su come condividere gli orientamenti nazionali per coordinare gli sforzi di ciascun Paese. Prima dell’inquilino dell’Eliseo, il ministro italiano ha avuto l’opportunità di incontrarsi anche con il commissario per il Mercato interno dell’Ue, Thierry Breton, e con il ministro della Difesa di Israele, Yoav Gallant. Come registrato da Crosetto, infatti, la presenza delle realtà italiane a Le Bourget “è sempre più forte” e l’obiettivo del salone è quello di “valorizzare l’industria nazionale del settore aerospazio, biglietto da visita dell’Italia riconosciuto in tutto il mondo in un ambito destinato a divenire, sempre più, pilastro portante della geopolitica futura”.
Il salone di Le Bourget
L’air show biennale di Le Bourget di quest’anno si è presentato come il salone della ripresa, dopo gli anni della pandemia che hanno duramente colpito in particolare il settore aeronautico e le catene di approvvigionamento del settore aerospazio e difesa in generale. In particolare, l’edizione 2023 del Salone è la prima dopo l’annullamento a causa del Covid di quella che doveva essere la scorsa edizione del 2021. L’area espositiva a nord di Parigi di 125mila metri quadri accoglie 158 velivoli, tra aerei, droni ed elicotteri, dai mastodonti dell’aeronautica civile e i bombardieri strategici, fino ai velivoli senza pilota elettrici, passando per i caccia e gli aerei da combattimento. Gli espositori provengono da tutto il globo, e alla fiera partecipano 141 società italiane. Nel 2022 il settore dell’industria aerospaziale ha ritrovato una certa dinamicità, facendo registrare un fatturato di 62,7 miliardi di euro che, pur rappresentando il +13.6% rispetto al 2021, è ancora lontano dai 74,3 miliardi di euro del 2019.