Se immaginassimo un’unica chiamata sarebbe partita 2,6 milioni di anni fa. In realtà sono trascorsi appena dieci anni e un giorno da quando quel 29 agosto partì l’avventura di Skype, il sistema di video chat che ha cambiato il modo di conversare di 300 milioni di utenti impegnati ogni giorno 2 milioni di minuti che messi insieme fanno 1,4 miliardi di minuti di traffico voce e chiamate video.
Ecco il messaggio pubblicato ieri da Skype sul blog ufficiale per ringraziare gli utenti: “Grazie per aver reso Skype una parte importante della tua vita quotidiana negli ultimi dieci anni – per aver effettuato chiamate, per avere chattato attraverso IMs,per aver inviato e ricevuto file, per esserti connesso con una persona o con dieci,per aver inviato messaggi video e averci reso parte dei tuoi momenti quotidiani o delle occasioni speciali.
Le origini e gli sviluppi
Skype nasce nel 2002 dall’idea di Niklas Zennstrom e Janus Friis, due ingegneri dell’Università di Tallin, in Estonia, che precedentemente avevano fondato Kazaa, una piattaforma peer-to-peer per lo scambio di mp3. E fu subito rivoluzione: i due ingegneri realizzarono ciò che fino a quel momento sembrava impensabile, ovvero collegare persone distanti attraverso chiamate sia video che audio attraverso Internet.
Da quel momento il servizio di videochiamata è finito prima nelle mani di eBay nel 2005 e poi fu acquisito da Microsoft nel 2011, che per impossessarsene dovette sborsare più del triplo (8,5 miliardi contro i 2,6 miliardi di dollari di e-Bay), strappandolo ad altri colossi informatici tra i quali Google e Facebook.
Tutta colpa di Microsoft?
Da quando è stata acquisita da Microsoft in molti hanno notato una perdita di identità. Finito nel gruppo di Redmond, nello Stato di Washington, il servizio Voip ha aumentato il numero dei suoi utenti mensili da 200 milioni a 300 milioni del febbraio 2013 ma Microsoft non ha mai rivelato i ricavi provenienti da esso tanto che secondo molti analisti rappresenta un buco per la società.
Il sito GigaOM ne ha ripercorso la storia, dall’inizio glorioso fino alla fusione in Microsoft vista come una delle maggiori cause della perdita di appeal.
Secondo il fondatore del sito, Om Malik, le fusioni, le follie aziendali hanno mascherato quella che lui reputa una delle aziende internet più dirompenti del nostro tempo: “Se Google ha democratizzato l’accesso all’informazione, Skype lo fa fatto con il modo di comunicare”, scrive.
Ma c’è anche un problema estetico: “Skype ha funzionato perché era semplice e facile da usare. Oggi, non lo è – commenta Malik -. L’interfaccia elegante e minimale del passato è stata sostituita da una goffa e disordinata. Ogni volta che ho bisogno di usare Skype, lo faccio sul mio iPhone, dove l’interfaccia utente non è così male”.
Novità e sfide future
In concomitanza con i festeggiamenti Skype ha anche annunciato l’ultima novità in cantiere, un programma, ancora molto lontano, per effettuare chiamate in 3D: “Abbiamo lavorato nei nostri laboratori guardando alla possibilità di schermi 3D e a sistemi per catturare immagini tridimensionali – ha spiegato Mark Gillet, corporate vice-president per Skype in un’intervista alla BBC – e abbiamo visto molti progressi, ma i dispositivi per catturare immagini 3D non ci sono ancora. Guardiamo all’ecosistema dei dispositivi e della loro capacità di supportarlo per prendere una decisione su quando potremmo pensare di portare qualcosa del genere sul mercato”.
Ma la sfida più difficile sarà quella di arginare l’espansione di altri servizi, tra cui WhatsApp, che fondata sei anni più tardi, vanta gli stessi numeri di Skype. Oggi, molte delle sue funzioni vengono rosicchiate infatti dai rivali come UberConference o Google Hangouts.