Skip to main content

​Generali allarga le spalle, blitz del Leone su Connings

​La compagnia di Trieste acquisisce il gestore patrimoniale americano ma controllato fino ad oggi dalla taiwanese Cathay Life. In attesa di capire le prossime mosse di Delfin per una possibile scalata. Se e quando vi sarà​

Da Trieste a Taiwan. Generali piazzano un colpo che consente al Leone di diventare uno dei maggiori gruppi assicurativi e di investimento in Europa. Secondo quanto riportato da Bloomberg, la compagnia triestina guidata da Philippe Donnet ha acquisito il gestore patrimoniale statunitense Conning, fino ad oggi controllato da Cathay Life, con base nell’Isola vicino alla Cina e tra i primi gruppi assicurativi asiatici.

L’operazione consentirà al Leone di espandere la propria attività di asset management in un’operazione che lo stesso amministratore delegato Donnet ha salutato come una “trasformazione che cambia le carte in tavola” e un “passo avanti storico”. Nell’ambito del deal, il gruppo italiano cederà alla stessa Cathay una partecipazione del 16,75% in Generali Investment Holding, la divisione di asset management del Leone.

Tutto questo per creare un blocco attivo negli investimenti da oltre 700 miliardi di dollari di potenza di fuoco, a trazione Generali e focalizzato il Europa. Conning, che ha sede nel Connecticut ed è stata fondata 110 anni fa, e il suo patrimonio gestito è passato da 85 miliardi di dollari a 157 negli ultimi dieci anni. L’operazione consentirà a Generali di espandersi nei segmenti del reddito fisso, del credito strutturato e corporate, del debito dei mercati emergenti e del settore immobiliare privato.

Tutto questo mentre sulla sfondo del Leone rimane una possibile scalata per mano di Delfin, la finanziaria degli eredi Del Vecchio, azionista forte di Trieste. Il via libera dell’Ivass a Delfin, pochi giorni fa, che può così crescere nel capitale del Leone fino a un teorico 20%, ha infiammato in Borsa il titolo del gruppo triestino che ha segnato nel finale un guadagno del 3,3% nel giorno dell’ok della vigilanza. La finanziaria della famiglia Del Vecchio ha però prontamente precisato che non vi siano strategie particolari all’orizzonte e che anzi a Trieste si considera socio di lungo periodo.

×

Iscriviti alla newsletter