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Wall Street Journal:Riforma del lavoro? “Monti fa la Thatcher”

La riforma del lavoro continua a riscuotere successo all´estero. Particolare entusiasmo dal Wall Street Journal, giunge per Mario Monti che, come recita il titolo di un editoriale, “fa la Thatcher” di fronte alla riforma del lavoro.  “Il premier italiano ha una rara opportunità di educare gli italiani sulle riforme economiche”.
 
Secondo il WSj, Monti, “se ne è andato dai negoziati con i sindacati e ha annunciato che procederà alla riforma delle famigerate leggi sul lavoro, con o senza il consenso delle organizzazioni sindacali. Se a Roma sarà risparmiato il destino recentemente toccato ad Atene, segnatevi questa settimana come il momento della svolta”.
 
Le leggi italiane sul lavoro, prosegue il WSj, “sono fra le più restrittive del mondo occidentale. Il totem dell´articolo 18 praticamente vieta alle imprese con più di 15 dipendenti di licenziare i lavoratori. Monti ha proposto di sostituire questo schema del “posto fisso a vita” con un generoso sistema di indennizzi garantiti quando i lavoratori sono licenziati per “motivi economici””.
 
Monti, conclude il WSJ, ha tre vantaggi rispetto ai predecessori: “rimane popolare in Italia. Dice che non vuole candidarsi alle elezioni”. E per “educare gli italiani” sui rischi di opporsi alle riforme ha un´opportunità “rara”: “può semplicemente chiedere di guardare oltre il Mar Ionio. Se questo non li spaventa, nulla potrà farlo”.
 
Mentre la politica italiana ha “distrutto più di un riformatore”, Monti non ha accettato il posto per fare il supplente. “Se intende fare di questa riforma il primo e non l´ultimo passo di un´agenda più ambiziosa per rilanciare la crescita italiana, questo suo unico mandato potrebbe diventare grandioso”.


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