Nel vuoto politico-istituzionale dei nostri tempi, c’è spazio per tutto e tutti, così come il contrario. Anzi, certe volte si assiste all’auto-proclamazione di alleanze, senza che lo stesso alleato (o meglio ancora gli stessi alleati) ne sappia qualcosa. E’ quello che è successo, di recente, in Basilicata, dove Scelta Civica, dopo settimane di “dico e non dico” o “mamma guarda che Ciccio mi tocca (dove “Ciccio” è il monolitico PD, atteso come possibile vincitore delle prossime regionali di novembre)“, ha deciso di uscire allo scoperto lanciando una nuova strategia politica, che, almeno su scala nazionale, è unica nel suo genere.
Il gioco è semplice: si convoca una riunione molto ristretta, si fa capire che alla fine si strizzerà l’occhio al centro-sinistra, ma è chiaro che può apparire poco conveniente, perché lo stesso centro-sinistra, brilla di diversi indagati (anche se è bene ricordare che fino al terzo grado di giudizio nel nostro paese si è innocenti). E allora cosa inventa il nostro magico coordinamento regionale di SC?
Una bellissima coalizione di moderati (che fa figo ed è anche un pò snob), dove dentro c’è di tutto anche i Verdi (che storicamente sono poco moderati, anzi hanno la scintilla della protesta sempre pronta nel taschino), ma se Scelta Civica in Basilicata dice che sono “moderati” lo saranno di sicuro. Tanto chi è che può dire il contrario? E così SC si è non solo auto-proclamata “guida” ideologica di una coalizione di moderati, ma afferma, attraverso un comunicato, di aver condiviso e firmato questo documento programmatico in vista delle regionali di quest’inverno. Con un pizzico di sospetto ci siamo fatti un giro sui siti dei diversi movimenti e incredibilmente questa alleanza è talmente forte che nessuno degli alleati ha voglia di comunicarlo all’elettorato di riferimento. Non vorrei, mi si permetta un pizzico di ironia, che, invece, di coalizione si intendesse magari un invito ad una “colazione politica”, visto l’incredibile numero di commensali inseriti nel documento-fantasma.
Comunque, magari siamo noi i malpensanti e nelle prossime ore, appariranno manifesti e santini con i nomi/volti dei diversi alleati di questa “Santa Coalizione”. Piuttosto, crediamo che non nascerà mai. E’ sulla carta, sul web, ma di fatto non esiste. SC già da tempo è vicina al PD lucano. Sanno che possono stravincere e allora, alla fine, ci si turerà il naso e si farà una lista, senza grandi pretese. Tanto l’elettore medio non ha il palato fino e tutte queste dinamiche nemmeno le percepisce.
Se verranno confermati i dati delle ultime politiche in Basilicata potrebbero scattare 2 consiglieri regionali e magari, anche su questo territorio, nascerà un mezzo governo di larghe intese (PD+SC senza PDL). D’altronde, la politica è una scienza esatta; con una lista ad hoc (anche senza alleati) si dimostra una certa equidistanza, tanto poi in seno al consiglio regionale chi controlla (post voto) chi è amico di chi?
E poi sono o non sono “moderati”? Mica verranno eletti per fare una rivoluzione…Certamente questa storia fa capire come, ormai, la politica sia un reality più che una scuola per la creazione di una ipotetica classe dirigente, a partire da quella da costruire sui diversi territori. Ripeto: va bene tutto e il contrario di tutto. Anche la Santa Coalizione-fantasma. Speriamo però di esserci sbagliati e di venire smentiti dagli eventi: ma anche no...