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Esercitazioni militari e minacce. Cosa succede attorno a Taiwan

Taiwan lancia le sue esercitazioni militari annuali, in un contesto indo-pacifico sempre più instabile. Pechino, reduce da un tour addestrativo insieme alla Russia, ha risposto inviando caccia e bombardieri nello spazio aereo dell’isola

Le acque dell’Indo-Pacifico sono sempre più agitate. Taiwan ha infatti avviato le proprie annuali esercitazioni militari Han Kuang, il principale evento addestrativo delle Forze armate di Taipei, tenuto ogni anno dal 1984. Le esercitazioni coinvolgeranno tutte le componenti dello strumento militare dell’isola e metteranno alla prova la loro prontezza di combattimento simulando una risposta a una potenziale invasione cinese da parte dell’Esercito popolare di liberazione (Pla). L’obiettivo principale delle esercitazioni è verificare la capacità della Difesa di preservare le proprie forze in caso di invasione su larga scala e di condurre intercettazioni marittime per contrastare l’eventuale tentativo di porre un blocco navale intorno a Taiwan da parte di Pechino. Questo prevedrà l’uso da parte dei militari taiwanesi anche di aeroporti civili, così come il camuffamento delle forze a terra e l’integrazione di forze marittime, aeree e terrestri per contrattaccare le navi da assalto anfibio avversarie. Parallelamente all’esercitazione militare, le autorità condurranno anche le esercitazioni Wan’an, volte a preparare i civili all’evacuazione in caso di raid aerei.

La risposta di Pechino

La reazione della Cina non si è fatta attendere, e Pechino ha inviato nei giorni scorsi 37 aerei e sette navi della marina militare intorno a Taiwan. Una prova di forza in risposta alle esercitazioni dell’isola. Tra gli assetti inviati da Pechino anche i caccia J-10 e J-16 e bombardieri H-6. Una ventina di apparecchi rilevati dalle difese di Taiwan sono stati osservati attraversare la cosiddetta “linea mediana” dello Stretto di Taiwan, il confine non ufficiale tra l’isola e la terraferma, e entrare nella zona di identificazione della difesa aerea meridionale di Taiwan. La presenza di schieramenti militari massicci cinesi intorno all’isola “separatista” (secondo Pechino) non è nuova. Nell’agosto del 2022, in risposta alla visita a Taipei dell’ex-presidente della Camera degli Stati Uniti, Nancy Pelosi, la Cina reagì tenendo enormi esercitazioni militari, lanciando anche diversi missili sopra l’isola.

L’alleanza tra Russia e Cina

Le esercitazioni di Taiwan potrebbero anche essere una risposta alla più recente portaerei cinese, la Shandong, che di recente si è impegnata nelle sue prime esercitazioni nel Pacifico occidentale, in acque non lontane da Taiwan. Inoltre, nel Mar del Giappone, Russia e Cina hanno tenuto un’esercitazione navale congiunta, conclusasi domenica, con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione navale tra i due Paesi. La marina russa era rappresentata da due navi antisommergibile, due corvette e navi ausiliarie, mentre Pechino ha inviato cinque navi da guerra, tra cui un cacciatorpediniere con missili guidati, insieme ad aerei di entrambe le marine.

Le altre esercitazioni

Quella di Taiwan non sarà l’unica esercitazione militare che si terrà nelle acque dell’Indo-Pacifico nei prossimi giorni, evidenziando la crescente attenzione riservata alla regione a livello internazionale. Le forze australiane e statunitensi hanno dato avvio a due settimane di esercitazioni, detto Talisman Sabre, che comprenderà una serie di sbarchi anfibi al largo della costa nord-orientale dell’Australia. L’esercitazione fa parte della crescente vicinanza tra i due Paesi e rivela le intenzioni di Canberra di giocare un ruolo maggiore quale provider di sicurezza della regione. Più a nord, in Giappone, Parigi e Tokyo terranno la prima esercitazione congiunta di jet da combattimento. La Forza di autodifesa aerea giapponese parteciperà con tre caccia F-15 e due F-2, un aereo da trasporto KC-767 e un aereo da trasporto C-2, mentre la Forza aerea e spaziale francese schiererà due caccia Dassault Rafale, un aereo da trasporto Airbus A330 Multi-Role Tanker e un aereo da trasporto Airbus A400M, oltre a un contingente di circa 120 militari. L’iniziativa dimostra soprattutto il forte impegno della Francia ad espandere la propria presenza nell’Indo-Pacifico. L’ambito aereo nella quale l’esercitazione franco-giapponese è anche significativo, dal momento che Tokyo fa parte del programma per il caccia di sesta generazione con Italia e Uk Gcap, parallelo (e concorrente) a quello franco-tedesco Fcas.

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