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Il killer di Denver incontra i giudici

Il 24enne James Holmes, presunto killer di Denver,  sarà trasferito in tribunale alle ore 8.30, le 16.30 in Italia, per comparire davanti al giudice. Ieri la polizia ha smentito che vi sia stato un complice nella strage. “Numerose informazioni imprecise e non confermate circolano tra i media, evocando un secondo sospetto. Un conoscente di Holmes è stato interrogato ieri sera, ma non c´è alcuna ragione per pensare che sia implicato in questa vicenda”, ha detto la polizia.
 
Il capo della polizia di Aurora, Daniel Oates ha spiegato che Holmes resta l´unico sospetto ma che gli inquirenti sono interessati a parlare con chiunque l´abbia conosciuto o abbia avuto contatti con lui. “Tutte le prove che abbiamo, ogni singolo indizio, ci dice che che Holmes ha fatto tutto da solo, che non è stato aiutato in modo particolare da nessuno”, ha detto Oates in un´intervista esclusiva a “Face the Nation”. “Stiamo ricostruendo il caso per mostrare che si è trattato di un processo deliberato portato avanti da una uomo molto intelligente che voleva fare quello che ha fatto”.
 
Il presunto autore della strage al cinema di Aurora, periferia di Denver, viene descritto dai conoscenti come un ragazzo timido ma educato, molto intelligente e dotato per le materie scientifiche. Cresciuto in una famiglia agiata di San Diego, in California, il ragazzo si era laureato brillantemente in neuroscienze alla Università di Riverside.
 


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