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Cina, c’è una corrente del Partito comunista contro Xi?

Alcuni vecchi saggi del Partito Comunista Cinese non sarebbero soddisfatti dell’azione politica di Xi Jinping. La notizia esce sulla Nikkei e il solo fatto che vengano a galla certe dinamiche, avvenute durante l’incontro di Beidaihe, è importante

La politica interna cinese sta attraversando un periodo di turbolenza con segnali significativi. Il presidente Xi Jinping ha annunciato la sua assenza dal prossimo vertice dei G20 in India, delegando al premier Li Qiang il suo ruolo. Questa è la prima volta che Xi mancherà un vertice del G20, un evento che aveva sempre considerato di grande importanza come leader supremo della Cina.

Uno dei segnali precedenti di questa turbolenza è emerso durante l’incontro estivo annuale a Beidaihe, dove i leader attuali e ritirati del Partito Comunista Cinese si riuniscono in modo informale. In quest’occasione, un gruppo di anziani del partito in pensione ha criticato aspramente Xi, un atteggiamento insolito. Successivamente, Xi ha condiviso la sua frustrazione con i suoi collaboratori più stretti. Là notizie bomba è stata rivelata in questi giorni dall’Asia Nikkei.

Questa turbolenza politica è avvenuta in un momento difficile per la Cina. L’economia sta regredendo, il settore immobiliare è in difficoltà, e il tasso di disoccupazione giovanile è aumentato. Ci sono stati anche cambiamenti nell’esercito e nel governo, con alcune rimozioni di alto livello.

Gli anziani del partito hanno sottolineato l’importanza di affrontare la turbolenza politica ed economica per evitare di perdere il sostegno pubblico, il che rappresenterebbe una minaccia per il governo del partito. In particolare è emersa scontentezza riguardo l’immagine — non sempre positiva, anzi — che Xi sta dando del Paese all’estero.

Un importante attore di questa dinamica è stato Zeng Qinghong, un ex vice presidente e stretto collaboratore del defunto ex presidente Jiang. Zeng ha avuto un ruolo chiave nel preparare il terreno per Xi come leader del partito. Come notato su Indo Pacific Salad, il solo fatto che queste dinamiche vengano a galla è importante, al di là della totale veridicità della situazione, perché indicano le complessità alle spalle del leader.

Dopo le critiche ricevute dagli anziani, Xi ha sfogato la sua frustrazione e ha messo in discussione il suo predecessore e i problemi ereditati. Questo ha messo a dura prova i suoi collaboratori, in particolare il premier Li, responsabile dell’economia cinese.

Xi ha anche evitato un forum economico dei Brics, leggendo il suo discorso tramite il ministro al Commercio Wang Wentao. Questo potrebbe essere dovuto alle preoccupazioni sulle prestazioni economiche cinesi e alle relazioni congelate con gli Stati Uniti.

La sua assenza al G20 in India è un tentativo di evitare ulteriori perdite di prestigio, ma le incertezze sul futuro delle relazioni economiche e politiche con gli Stati Uniti potrebbero complicare la sua partecipazione al forum dell’Asia-Pacific Economic Cooperation a San Francisco — dove forse incontrerà Joe Biden.

Un altro sviluppo significativo è stato il ritorno pubblico dell’ex premier Li Keqiang, popolare tra il pubblico cinese. Questo evento simbolico ha evidenziato la persistente influenza di Li, nonostante il suo ritiro forzato a marzo. La sua presenza all’incontro degli anziani prima di Beidaihe suggerisce il suo coinvolgimento nei recenti sviluppi politici.

In sintesi, l’uscita dei retroscena la Cina sta affrontando una serie di sfide interne ed esterne, con cambiamenti significativi nel suo panorama politico ed economico. La turbolenza politica e le questioni economiche pongono sfide notevoli per il governo cinese e il suo leader Xi Jinping.

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