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La risposta strategica dell’Italia alla crisi libica

In seguito alla tragica alluvione che ha colpito la Libia orientale, l’Italia è emersa come attore chiave nella risposta internazionale alla crisi. La presidente del Consiglio ha mostrato la reattività di Roma per aiutare la Libia e promuovere la cooperazione nella regione del Mediterraneo. Nel più ampio contesto geopolitico che circonda le azioni dell’Italia, l’imperativo è prevenire ulteriori destabilizzazioni in Nord Africa

Quello che viene definito un “uragano devastante” si è abbattuto sulla regione della Cirenaica, nella Libia orientale, causando vaste inondazioni e la rottura di una diga. Il bilancio delle vittime è salito rapidamente a migliaia, altrettanto i dispersi, con la città di Derna che ha subito il peso maggiore del disastro. L’Italia, geograficamente e geopoliticamente vicina alla Libia, non poteva rimanere indifferente a questa tragedia.

Esprimere solidarietà e attivare l’assistenza

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni non ha perso tempo nel contattare, per ora telefonicamente, la leadership in Libia. Il primo passo fondamentale è stato quello di esprimere la vicinanza e la solidarietà dell’Italia alle famiglie delle vittime e al popolo libico in tutta l’ansia collettività, segnato da un altro episodio violento dopo oltre un decennio di guerre civili (che hanno anche prodotto il malgoverno del territorio). L’Italia ha attivato le risorse della Protezione Civile per fornire assistenza immediata alle aree colpite.

Contatto diplomatico

L’azione diplomatica di Meloni nei confronti dei leader libici ha avuto un ruolo fondamentale nella risposta italiana. Palazzo Chigi e le strutture sottoposte hanno avuto colloqui con Abdelhamid Dbeibah, capo del governo di unità nazionale sostenuto dalle Nazioni Unite, e con il generale Khalifa Haftar, che comanda la regione della Cirenaica. In entrambi i casi, l’Italia ha ribadito il suo impegno a sostenere la Libia durante questa emergenza.

Pragmatismo tattico-strategico

Un aspetto chiave dell’approccio italiano è il pragmatismo. La telefonata di Meloni al capo-miliziano Haftar è in linea con la strategia italiana di impegnarsi con i detentori del potere locale, anche quelli che nutrono posizioni ambigue (per non dire opposte) all’autorità di Tripoli e soprattutto al processo di stabilizzazione imboccato dalle Nazioni Unite. Riconoscendo i limiti dell’influenza del premier Dbeibah in Cirenaica, l’Italia cerca di coordinare il sostegno con il generale Haftar per affrontare efficacemente la crisi sul terreno.

Il ruolo regionale dell’Italia

Il ruolo storico dell’Italia come attore di primo piano nella regione mediterranea è alla base dei suoi sforzi di sensibilizzazione. Tendendo una mano alla Libia, l’Italia non solo fornisce un’assistenza cruciale, ma mira anche a impedire che attori autoritari riempiano il vuoto lasciato dalla crisi in una geopolitica degli tutt’altro che nuova. Ciò è particolarmente rilevante in Cirenaica, dove sono presenti forze russe tramite accordi del Gruppo Wagner.

Imperativi geopolitici

L’urgenza della risposta italiana è ulteriormente sottolineata dal più ampio contesto geopolitico. L’Africa settentrionale è stata testimone di un’escalation di sfide alla sicurezza aggravate da calamità naturali, tra questi il devastante terremoto in Marocco e la serie di colpi di stato nell’area saheliana. Tali sviluppi hanno avuto un effetto a cascata, determinando una riduzione dell’accesso a risorse vitali e spingendo a migrazioni di massa.

Doppio benefit nella risposta

La risposta rapida dell’Italia alla catastrofe libica è dunque tattica e strategica, evidenziando il suo impegno per la stabilità regionale e i valori umanitari. Poiché la situazione in Nord Africa rimane fragile, le azioni dell’Italia non solo forniscono un aiuto immediato, ma contribuiscono anche a prevenire ulteriori destabilizzazioni in una regione critica. In questo complesso panorama geopolitico, il pragmatismo e il ruolo storico dell’Italia continuano a plasmare il suo approccio alle crisi nel Mediterraneo e oltre.


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