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Bossi: “Sono ancora io il capo”

Bossi non riesce proprio a rassegnarsi. “Io sono ancora il capo” dice in un´intervista al Fatto quotidiano. Quando gli si ricorda che secondo statuto non  è il presidente del partito ad avere in mano le redini del movimento, il Senatur dice: “Questo è secondario, io e Roberto Maroni decideremo tutto insieme, sono il presidente e siamo uguali”.
 
Secondo Bossi, Maroni deve andare al Pirellone al posto di Formigoni: “Roberto ora è segretario e ha molte cose da fare, anche se ha venti persone con lui e io l´aiuto, ma il governatore si fa a tempo pieno”. Da qui a quel giorno, però, il lavoro del neo-segretario non si presenta in discesa: “non è solo, ci sono io. E non è facile, tanto che ha distribuito incarichi a tutti. Tenere insieme la Lega è difficilissimo, di coraggio ne serve tanto. Veneti, lombardi, piemontesi e giù, ormai siamo arrivati in Umbria”.
 
Ci vuole “polso”, “coraggio” e, per Bossi, attenzione ai simboli: Pontida, ad esempio, che “non si cancella. E´ una cazzata dei giornali, non si può cancellare, è impossibile. Come il Va´ Pensiero, sono cose sacre, intoccabili per ogni leghista”. E poi, attenzione a non eccedere nelle epurazioni, tanto che lo stesso Bossi, insieme a Daniele Molgora, sta ricontattando molti ´messi fuori´ a vario titolo dal partito. “Ora devo capire bene, con Daniele stiamo lavorando per vedere caso per caso quelli che sono stati cacciati, se era giusto o se sono stat vittime di qualche errore”. “So che molti hanno da ridire, anche oggi mi hanno avvicinato una decina di persone, lamentandosi. Ho detto loro di scrivermi che sistemo tutto io”.
 
Insomma, continuano gli strascichi del caso dell´ex tesoriere Belsito, che per Bossi resta “un casino montato da giornalisti e magistratura, ma poi quello lì – dice riferendosi a Belsito – non è stato arrestato. Lusi è finito in carcere e il nostro amministratore no. Significa che che è stata una montatura, a Roma noi non appoggiamo questo governo e qualcun altro ha voluto colpirci così, perchè armi oneste non ne avevano, continuiamo a far paura”.
 
Per finire la lettura della situazione politica e le previsioni per il futuro. “Un ritorno dell´asse Pdl-Lega sarebbe un buon segnale, ma è ancora troppo presto e dipende se cambiano la legge elettorale o no”. “A noi il Porcellum andrebbe ancora bene, parlare di alleanze è prematuro. Ho visto che qualcuno pensa al Pd, altri parlano con Alfano. Dobbiamo metterci d´accordo”.
Insomma, “ne parleremo. Io – conclude Bossi – sono qui da sempre, abbiamo cambiato la storia, mi ascoltano, mi ascoltano… Poi, decideremo insieme, ma conosco bene tutti, amici e nemici”.


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