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Country Garden, ci risiamo. Altro bivio a ottobre

Il maggiore gruppo immobiliare cinese, virtualmente fallito come Evergrande, deve onorare 15 milioni di dollari di interessi entro la metà del mese prossimo. Ma, anche se ci riuscisse, il destino è comunque segnato

Era solo questione di tempo. Solo un occhio distratto avrebbe potuto credere che Country Garden fosse fuori dai guai. Come raccontato da Formiche.net, è tecnicamente impossibile che il gigante immobiliare insolvente verso il mercato possa uscire fuori dalle secche senza una profonda e radicale ristrutturazione del debito, che nei fatti ne sancirebbe il fallimento. Ora che due bond sono stati pagati in extremis tra fine agosto e settembre, Country Garden deve affrontare l’ennesimo test di liquidità con una scadenza da 15 milioni di dollari di interessi legati a un’obbligazione offshore dopo aver schivato il default all’ultimo minuto le scorse settimane.

Certamente il principale costruttore privato del Paese, i cui problemi finanziari hanno peggiorato le prospettive dell’intero settore immobiliare cinese, oltre che dato un’altra mazzata al comparto bancario, soprattutto locale, avrà un periodo di grazia di 30 giorni dopo la scadenza per pagare la cedola prima di essere considerato inadempiente per l’ennesima volta. Ora, se Country Garden non riesce a pagare i 15 milioni di dollari prima che il periodo di grazia finisca a metà ottobre, il capitale diventerà esigibile immediatamente e scatterà il default.

“Sarà davvero difficile per Country Garden far fronte ai propri debiti a causa del crollo dei livelli di liquidità in un momento in cui le vendite immobiliari nella seconda economia mondiale rimangono molto deboli”, hanno spiegato gli analisti. Una cosa è certa, anche pagando il dovuto la situazione non sarà risolta, anzi. Country Garden ha sul groppone passività (dati al 30 giugno) per circa 187 miliardi di dollari alla fine di giugno, ma soprattutto una perdita di 7,1 miliardi riportata nel primo semestre del 2023. Cifra evidentemente lontane anni luce dall’ammontare rimborsato finora ai creditori. Ma c’è di più.

La società ha affermato che dovrà ripagare quasi 15 miliardi di dollari di debito entro i prossimi 12 mesi sotto forma di obbligazioni, note e prestiti bancari e di altro tipo. Si tratta di un esborso, anche se solo sulla carta, tecnicamente insostenibile per l’azienda, dal momento che solo procedendo a colpi di 22-23 milioni di interessi pagati al mese, non si arriverebbe a 300 milioni di dollari. Senza considerare che, come ha fatto notare il New York Times, gli asset in pancia a Country Garden valgono poco meno di 14 miliardi, uno in meno del debito esistente. Insomma, quello sui mercati è più un effetto emotivo che altro, la verità è che Country Garden non sta sulle sue gambe.

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