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Il voto anticipato? Veltroni: “Un delitto”

“Il voto anticipato è un delitto”: ne è convinto il democratico Walter Veltroni che, in una intervista al ´Corriere della Sera´, spiega che “parlarne ora, magari con Berlusconi ancora in campo, significa non avere consapevolezza di ciò che il nostro Paese rischia. Ma chi stacca la spina deve essere visibile, prendersi la responsabilita´ e la scossa, restando attaccato a quella spina”.

 
L´ex candidato premier del Pd teme appunto che “Berlusconi voglia davvero compiere un ultimo atto di irresponsabilità” perchè “è tornato in campo con l´armamentario tradizionale: populismo, demagogia, spirito antieuropeo, pulsioni antitedesche e totale assenza di misura. L´annuncio che il governo Monti è sub iudice è l´ultimo danno che Berlusconi può fare al nostro Paese”.
 
“Apprezzo la posizione di Casini – aggiunge Veltroni – ma concentrarsi sulle alleanze quando per noi la scadenza del voto è tra un anno rischia di aumentare la percezione di instabilità”, quindi il Pd “è chiamato oggi a rispondere non alla domanda con chi ti allei ma a un´altra: cosa fare per fronteggiare una situazione drammatica come questa”. La linea della sobietà vale anche per le primarie: “In questa situazione – conclude Veltroni – il centrosinistra dovrebbe parlare un po´ meno di sè”.


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