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Fornero e il diritto al lavoro “da guadagnare”. Scoppia il caso

“Il posto di lavoro non è un diritto. Si deve guadagnarlo, anche attraverso i sacrifici”. Sono queste le parole del ministro Fornero in un’intervista al Wall Street Journal. Parole che nel giorno dell’approvazione della criticatissima riforma sul lavoro infiammano ancora di più l’animo dei suoi detrattori.
 
“Il ministro Fornero nel giorno dell´approvazione della pessima riforma del lavoro riscrive dalle colonne del Wall street journal la Costituzione”, commenta la segreteria del Pdci in una nota. “E´ una vergogna che un ministro in carica sbeffeggi in maniera così aperta il valore del diritto al lavoro. Contro questa riforma, che cancella l´articolo 18 e non fa nulla per i precari saremo in piazza a Roma a partire dalle 16 insieme alla Cgil”.
 
“Il lavoro è un diritto. Il ministro Fornero ha giurato sulla Costituzione o su ´Topolino´?”, commenta il senatore della Lega Nord, Gianvittore Vaccari. “Napolitano richiami al suo dovere il ministro del Lavoro”, aggiunge il senatore della Lega Nord che alla Fornero ricorda l´articolo 1 della Costituzione ma, in particolar modo, l´articolo 4: “´La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un´attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società´. Probabilmente – conclude Vaccari – la Fornero ha dimestichezza con troppi testi ma con pochi luoghi di lavoro”.
 
E scoppiano le proteste. Momenti di tensione stamattina fuori dall´auditorium dove si svolgevano gli ´Stati Generali del Sociale e della Famiglia di Roma capitale´, con l´intervento tra gli altri dello stesso ministro. Cobas e collettivi universitari con megafoni e fumogeni hanno contestato la riforma e la “ministra-killer dei diritti dei salariati/e”. La polizia ha fermato un uomo di 55 anni, che voleva introdursi nella sala convegni, che nello zaino portava una fionda.
In seguito alcune centinaia di manifestanti si sono spostati in centro e hanno cercato di raggiungere Montecitorio da Piazza Venezia, ma in Via del Corso sono stati bloccati da un nutrito schieramento di forze dell´ordine in assetto antisommossa.
L´Usb avverte in ogni caso che “la protesta non si ferma: i manifestanti sono giunti in piazza S.S. Apostoli dove questo pomeriggio, dalle 14.30, partirà la mobilitazione contro l`approvazione della controriforma Fornero, la distruzione dei diritti, degli ammortizzatori sociali e la precarizzazione di tutto il mondo del lavoro”.
 
Per placare le proteste, a stretto giro, arriva anche la precisazione del ministro: “Il diritto al lavoro non è mai stato messo in discussione – puntualizza Fornero – come non potrebbe essere mai visto quanto affermato dalla nostra Costituzione. Ho fatto riferimento alla tutela del lavoratore nel mercato e non a quella del singolo posto di lavoro, come sempre sottolineato in ogni circostanza”. Ma ormai il fuoco era acceso.
 
f.a.


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